Leggere: uno dei piaceri della vita che fa realmente bene alla nostra salute
Non solo leggere è rilassante, ma arricchisce le persone e le loro interazioni con gli altri. Si tratta letteralmente di cibo per la mente visto che può davvero indurre cambiamenti biologici osservabili e duraturi, stimolando la fantasia, la creatività ed il pensiero.
Manuela D'Amen*
MANTOVA. In occasione del Festival della letteratura di Mantova, un evento importantissimo per la cultura Italiana, è quasi d’obbligo ricordare quanto leggere non sia solo un diletto ed un beneficio culturale. Leggere fa bene anche alla nostra socialità: questo emerge da un nuovo studio della Kingston University di Londra.
Leggere ci rende più socievoli. La lettura stimola la nostra capacità di interagire con gli altri con gentilezza ed empatia (cioè ponendosi nello stato d'animo di un'altra persona). Questo emerge dal test condotto su 123 partecipanti che hanno risposto a domande riguardo alle loro preferenze rispetto a libri, TV e commedie e alle loro relazioni con gli altri, come la capacità di tener conto dei loro sentimenti ed eventualmente aiutarli. Chi preferisce la TV alla lettura è meno socievole e meno incline a comprendere i punti di vista degli altri. Cosa che invece non accade agli appassionati di lettura, che agiscono con comportamenti più positivi verso il prossimo.
Leggere stimola la nostra intelligenza emotiva. Quando siamo soli con il nostro bel libro, il cervello lavora alla caratterizzazione dei vari personaggi: deve riempire i vuoti lasciati dalla mancanza di immagini nel testo scritto e per fare questo impegna l’immaginazione. Inoltre man mano che leggiamo sviluppiamo empatia verso i personaggi. Quasi un allenamento che ci porta anche nella vita quotidiana, a manifestare più facilmente empatia verso gli altri. Se invece guardiamo la TV è già tutto pronto! Non c’è spazio per far lavorare il cervello e l’immaginazione.
L’influenza benefica della letteratura sul cervello è stata oggetto di numerosi studi anche in passato. Ricordiamo quindi qualche interessante risultato emerso studiando questa salutare attività:
- Il cervello inganna sé stesso leggendo un romanzo. Uno studio pubblicato sulla rivista Brain Connectivity ha evidenziato l’attività di un’area del cervello associata ad un fenomeno noto come ’embodied cognition’. Tale funzione permette ai neuroni di ingannare la mente, spingendola ad immedesimarsi in quello che legge. Ecco perché si ha a volte la sensazione di perdersi nella trama di un libro e sono passati non 10 minuti, ma un’ora da quando avete cominciato a leggere!
- Migliora lo stress. Visto che leggere porta quasi ad uno stato coscienza alterata, ecco che la frequenza cardiaca rallenta ed i muscoli si rilassano. Addirittura, secondo un gruppo di neuropsicologi dell’Università del Sussex, anche solo 6 minuti di lettura al giorno permettono di diminuire i livelli di stress del 68%.
- Gli effetti benefici di stimolo del cervello sono duraturi. La lettura di un romanzo stimola le connessioni tra i due emisferi, in particolare le regioni responsabili del linguaggio, della ricettività e quelle deputate alla creazione delle rappresentazioni sensoriali del corpo. Questi effetti sono stati osservati ancora cinque giorni dopo la fine della lettura del romanzo.
- Leggere migliora la qualità della vita in età avanzata, riducendo il rischio di demenza. Il cervello di un campione di anziani ultra ottantenni lettori è più giovane rispetto a quello degli ultra ottantenni non lettori: ad accertare i benefici della lettura sulla salute del cervello degli anziani è uno studio pubblicato sulla rivista Neurology.
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*Laureata in Biologia nel 2004, ha conseguito il dottorato di ricerca in Ecologia e Conservazione della Biodiversità pochi anni dopo a Roma, sua città natale. Negli ultimi 5 anni ha svolto attività di ricerca prevalentemente in ecologia, in Italia e all’estero. Ora si è convertita alla comunicazione della scienza con particolare riferimento a temi ambientali. Questo blog nasce per la sua passione di condividere e promuovere la cultura scientifica, con uno stile divulgativo semplice, accattivante ma rigoroso.
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