Provincia e Comune denunciano Ciliegi
Il presidente e il sindaco alle vie legali dopo l’esposto dell’ambientalista sulla cartiera: «Da lui solo falsità e offese»
di Monica Viviani
MANTOVA. «Accuse false e ingiuriose, calunnie»: il sindaco Mattia Palazzi e il presidente della Provincia Beniamino Morselli denunciano alla magistratura l’ambientalista Sergio Ciliegi per le dichiarazioni contenute nel suo secondo esposto presentato in Procura con l’obiettivo di fermare l’inceneritore della cartiera Pro-Gest. Ma Palazzi va anche oltre: definendola “l’ultima goccia” di una sequenza di attacchi dettati da fini meramente politici, annuncia già (come si legge nell’articolo sotto) la sua intenzione di ricandidarsi a sindaco nel 2020.
Nel chiedere il sequestro del termovalorizzatore autorizzato dall’ultima conferenza di servizi, dopo il dimezzamento dei rifiuti destinati all’incenerimento e l’adozione di prescrizioni tecnologiche che secondo l’Ats consentiranno di abbattere le emissioni anche rispetto alla vecchia Burgo, Ciliegi nel suo esposto parla di «falsificazione documentale», prendendo di mira tanto il dirigente e il funzionario della Provincia che hanno firmato l’autorizzazione integrata ambientale quanto il sindaco Palazzi.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) «Attacchi politici, ma io mi ricandido»]]
Comune e Provincia rispondono quindi passando alle vie legali decisi a chiedere conto in sede penale e civile di simili dichiarazioni che definiscono false e ingiuriose. «Il signor Sergio Ciliegi - annuncia Palazzi in una nota - ha dichiarato sulla Gazzetta, di aver presentato un esposto alla Procura relativamente alla questione Burgo coinvolgendo anche la mia persona e il mio ruolo istituzionale. Quanto affermato nell’esposto, così come riportato dalla Gazzetta, è non solo inaccettabile ma anche falso e documentalmente smentibile. Ho, quindi, dato mandato al mio legale di procedere, a tutela della mia persona e del ruolo che ricopro, in tutte le direzioni consentite». Nel ricordare di aver«sempre evitato, in questi due anni da sindaco, di denunciare per vie legali, in sede civile e penale, chi poteva meritarselo», il sindaco avverte di non essere «più disposto, ad accettare su quotidiani e social di essere calunniato e/o diffamato gratuitamente e a fini meramente strumentali»: «È ora - conclude -che ciascuno si assuma le responsabilità anche legali di ciò che afferma. Chi non ha argomenti di merito non può pensare impunemente di ricorrere alla calunnia per fini politici».
Dello stesso tenore la nota del presidente Morselli che definisce le affermazioni di Ciliegi «false e gravemente lesive dell’onore e della reputazione della Provincia, accusando in modo del tutto gratuito ed ingiurioso i funzionari provinciali nell’esercizio delle loro funzioni istituzionali» e a sua volta annuncia: «L’ente intende dare mandato ai propri legali di intraprendere ogni utile azione giudiziaria per la tutela della propria dignità e onorabilità, non potendo accettare il discredito dell’istituzione presso l’opinione pubblica e il clima di sospetto che si vuole diffondere in ordine alla correttezza dell’azione amministrativa».
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