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Gran premio Nuvolari: il rombo invade la piazza, al via 316 auto storiche

Partita la 27esima edizione della gara di regolarità. Obiettivo: Rimini. Battuto il record degli equipaggi alla linea di partenza, sedici i mantovani

Giulia Biumi
2 minuti di lettura

Rombo di motori: è partito il Gran Premio Nuvolari

MANTOVA. Un turbinio di rombi e colori ha riempito, venerdì mattina piazza Sordello, teatro dell’inizio ufficiale di una delle gare di automobilismo d’epoca più famose d’Italia: il Gran Premio Nuvolari. La corsa, dedicata al pilota mantovano che ha fatto la storia dell’automobilismo, ha raggiunto la sua ventisettesima edizione. Un traguardo festeggiato degnamente grazie al numero record di partecipanti: 316 equipaggi in rappresentanza di 17 Paesi europei ed extraeuropei, dall’Italia, alla Russia, dal Giappone all’Australia. Da segnalare anche la presenza di equipaggi misti, dove pilota e navigatore provengono da Paesi diversi.



Le motivazioni che hanno spinto gli equipaggi a partecipare sono diverse: puro divertimento, desiderio di ammirare il paesaggio, spirito d’avventura... Tutte, però, hanno un denominatore comune: l’emozione che solo una corsa automobilistica di questa importanza può dare. Ad arricchire il colpo d’occhio ci ha pensato l’Union Type D di Tazio Nuvolari, da lui utilizzata nel Gran Premio di Belgrado nel 1939. L’auto sarà esposta in piazza Sordello fino a domenica.



A venti minuti dal via, il benvenuto di Mantova Corse alle autorità, tra cui il vicepresidente della Provincia Alberto Borsari, che ha espresso la sua soddisfazione per l’importanza nazionale e internazionale raggiunta dal Gran Premio.



Alle undici, la concentrazione e l’adrenalina raggiungono il picco massimo: le auto sono pronte a partire per Rimini. Una per una le 316 vetture, appartenenti a 47 case automobilistiche sia italiane sia straniere, hanno sfilato sul palco per i saluti e le fotografie. La prima vettura a lasciare piazza Sordello è stata una OM 665 Superba del 1925.



Da segnalare è la presenza di sedici equipaggi mantovani: un buon numero, che rafforzerà il ruolo di protagonista della manifestazione della città del Mantovano Volante. Il passaggio delle altre 315 auto ha reso possibile un vero e proprio viaggio nel tempo, dal 1919 al 1972 (ma qualche auto era più recente). Molto diversi anche gli stili ,che hanno saputo coniugare molto bene tradizione e modernità.

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Non potevano mancare gli equipaggi speciali: targati Eberhard e Banca Generali: sul primo, con il numero 202, è tornato il pilota Miki Biasion, a bordo di un’Alfa Romeo 1900 C Super Sprint del 1956.



Gli equipaggi di Banca Generali, rispettivamente numero 181 e 182, si sono presentati al via con una Porsche 356 1500 Speedster del 1955 e un’Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato del 1955. Le Audi 101 e 102 sono impegnate in una gara nella gara lungo il percorso del Gran Premio. Per le due vetture del 1988 e del 1990 è stato previsto un titolo a parte.Gara aperta? Molto probabilmente no a causa della presenza di veri e propri specialisti dell’automobilismo d’epoca. Questo, però, non ha condizionato lo spirito di fair play, presente per l’intera mattinata. A scorta le auto storiche gli agenti della Polizia Stradale in moto. Anche dal punto di vista meteorologico, l’inizio del Gran Premio è stato assistito dalla dea bendata malgrado il costante timore della pioggia da parte di organizzatori e piloti. Non ci resta che aspettare: chi arriverà per primo sotto la bandiera a scacchi?



 

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