PORTO MANTOVANO. Forse non era la prima volta che le metteva le mani addosso. Ma sabato sera ha davvero passato il segno: ha aggredito la moglie, in una lite per motivi di poco conto, l’ha presa a pugni e sberle. E alla fine, non ancora soddisfatto, l’ha minacciata con un coltello perché non raccontasse quello che era successo. Sarà ora la polizia di stato a occuparsi della vicenda accaduta sabato sera attorno alla mezzanotte in via Roma, in un condominio di Bancole di Porto Mantovano.

Che cos’abbia scatenato la lite, e quindi la violenza dell’uomo, è ancora tutto da scoprire. Ma si tratterebbe di motivi futili, di un pretesto con cui il marito, un operaio di cinquant’anni, ha sfogato rabbia e frustrazioni contro la donna, che ne ha quarantadue.

Stando a quanto lei stessa ha raccontato al personale del pronto soccorso, a cui si è rivolta poco dopo l’aggressione, sarebbe stata picchiata al volto e alle braccia con schiaffi e pugni. Dopo di che l’uomo, per chiudere la partita a proprio favore, avrebbe anche tirato fuori un coltello e minacciato la donna – «se racconti qualcosa ti taglio la gola» – per evitare di essere denunciato.

Sarebbero stati i vicini di casa ad avvertire la centrale operativa della questura. La donna, sentita dal personale della squadra volante, è stata accompagnata al pronto soccorso del Poma. Nulla di serio per lei, comunque. Ma ora, in base alla gravità dell’aggressione, è probabile che al marito vengano imposti obblighi e divieti relativi alla convivenza, diventata a questo punto da parte della donna insostenibile .

Sempre nella notte tra sabato e ieri una seconda violenta lite domestica tra coniugi. È avvenuta in un appartamento di via Loria, nel quartiere di Borgo Pompilio, attorno alle sei del mattino. Lei, una donna di 29 anni, è stata picchiata dal marito, che ha due anni in più. Anche in questo caso la moglie dopo l’aggressione si è rivolta al pronto soccorso. Sul posto è intervenuta una pattglia della squadra volante.