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Carcere, arriva un’altra ispezione

Ancora tensione: in meno di tre giorni altri due tentativi di suicidio tra i detenuti

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MANTOVA. Ancora tensione nel carcere di Mantova. In meno di tre giorni ci sono stati altri due tentativi di suicidio. I detenuti hanno ingoiato delle lamette. Per fortuna la polizia penitenziaria è intervenuta in tempo. Sul fronte della protesta la tensione non accenna a diminuire tant’è vero che sarebbe in arrivo una seconda ispezione ministeriale, dopo quella avvenuta una settimana fa. Nel frattempo anche la Procura si sta muovendo e, a breve, potrebbe iscrivere nel registro degli indagati chi, a vario titolo, ha provocato la rivolta.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Rivolta in carcere, arrivano gli ispettori]]

Sono iniziati i lavori per l’installazione della nuova antenna che permetterebbe di vedere tutti i canali previsti per legge. Nella giornata di ieri era attesi i nuovi televisori ma non sono arrivati. Nei giorni scorsi per cercare di smorzare la protesta che andava avanti ormai da quasi una settimana, è stato deciso il trasferimento in un altro penitenziario dei presunti ideatori della sommossa: si tratta dei capi di due diverse fazioni. Secondo alcune indiscrezioni, in una logica di divisioni per clan, gli albanesi e i rumeni si sarebbero dissociati. Gli ispettori inviati dal ministero hanno comunque potuto verificare la situazione anche se, a quanto pare, stanno per essere effettuati nuovi e più accurati controlli con una seconda ispezione. (gol)


 

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