Tour tra i mostri di città: «Ecco cosa deve sparire»
Sinistra Italiana organizza la visita guidata in bicicletta con l’assessore Baroncelli. Tra le tappe: l’ex ceramica, il centro commerciale fantasma e le serre in degrado
di Nicola Corradini
MANTOVA. Un tour su due ruote per le brutture di Mantova. Se lo è inventato Sinistra Italiana che oggi pomeriggio, alle 15.30, porterà tutti i partecipanti a visitare centri commerciali costruiti e mai aperti, case rimaste vuote, ex serre trasformate in selve e discariche abusive e via dicendo. Un po’ come quelle visite guidate nelle case occupate dai fantasmi organizzate per i turisti che si vedono nei film. Qui non ci sono fantasmi, al massimo disperato che occupano di notte le rovine di pezzi di città mai nati o andati in malora.
Il tour inizia all’Anconetta (al parcheggio), zona piena di storia ma anche di passati piani di sviluppo urbanistico che non hanno trovato compimento e che hanno lasciato palazzine nuove, certo, ma anche magoni come lo scheletro del centro servizi in zona ex ceramica. Ma è anche il luogo dove l’amministrazione comunale sta lanciando il grosso progetto di riqualificazione chiamato Mantova Hub. A guidare la spedizione, aperta a tutti, sarà Fausto Banzi, segretario provinciale di Sinistra unita e tra i partecipanti ci sarà anche l’assessore alla rigenerazione urbana Lorenza Baroncelli, che proprio della riqualificazione dei magoni si occupa. «Sarà un viaggio per vedere i mostri da abbattere e le zone da riqualificare - spiega Banzi - c’è stato il sacco di Mantova ma stiamo cercando Resterà ancora molto da fare ma confidiamo di poter proseguire questo lavoro di bonifica e rigenerazione negli anni a venire».
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Il giro toccherà tappe che si trovano nei quartieri a sud della città, rimandando ad ottobre la gita tra i magoni dei quartieri a nord. Si parte con la visita di Fiera Catena, dalla zona ex Comated a l’ex Ceramica fino a San Nicolò, tra le palazzine costruite nell’ambito del piano Fiera Catena e ciò che quel piano non ha saputo portare a termine. La presenza dell’assessore servirà a chiarire come il progetto di Mantova hub modificherà questa zona del centro storico. Ci si sposterà poi al vecchio Palasport di porta Cerese, per fare il punto della situazione dopo il cambio di rotta da parte di Esselunga che costruirà il proprio supermercato a piazzale Mondadori (la tappa finale del tour). La tappa successiva è in via Donati, dove sorgono villette e palazzine rimaste disabitate (i condomini sono da completare).
Poi ci si sposterà in una delle aree degradate nota, quella delle ex serre di strada Circonvallazione sud, oggetto di un piano attuativo del 2008 mai decollato. Nell’area delle ex serre dovevano sorgere della palazzine, ma nulla è stato realizzato. La zona è stata bonificata dall’amianto dei capanni e della centrale del sistema di irrigazione interno, ma a tutt’oggi è in stato di abbandono. Non molto distante c’è il colosso nero costruito dopo aver abbattuto l’ex macello comunale. Siamo nella parte sud di Belfiore, che la provinciale per Cremona divide dal parco e dalla parte più “antica” del quartiere. Il complesso doveva essere un centro commerciale ma una volta costruito è rimasto vuoto. Anche il vicino piano attuativo Schirolli (appartamenti di lusso rimasti vuoti) è una tappa del tour che prosegue in viale Monsignor Martini (anche qui un piano mai concluso), dall’altra parte della provinciale per poi concludersi in piazzale Mondadori.
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