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La base missilistica della Guerra Fredda non fa più paura

Per decenni è stato un presidio missilistico a difesa della Pianura padana. Ora che i missili non ci sono più è una presenza inserita nel apesaggio

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SUZZARA (Camatte). Per decenni è stato un presidio missilistico a difesa della Pianura padana. Una garanzia, negli anni della Guerra fredda, della tutela del territorio nazionale. Ora, che i missili se ne sono andati è rimasto un centro di addestramento militare ormai inserito nel paesaggio circostante. Si tratta del sito numero 10, controllato dal quarto reggimento missili “Peschiera” con sede nella caserma San Martino di Mantova al Dosso. Una postazione che ha ospitato gli Hawk, missili terra-aria a medio raggio con guida radar , entrati in servizio nel 1960 e da allora numerose volte aggiornati. L'Esercito italiano li ha utilizzati nei propri reparti di Artiglieria contraerei, dal 1964 fino al 2011. Il 4º Reggimento artiglieria missili contraerei ha utilizzato attivamente la base sino alla fine degli anni ’80, quando la mutata situazione internazionale ne ha consentito lo smantellamento. La base è rimasta oggi in uso per le attività di addestramento necessarie per tenere il personale di artiglieria missilistica operativamente pronto.

E proprio il mutato clima consente oggi di “vedere” la base semplicemente utilizzando le immagini da satellite di Google, oscurate anni fa.

«Abbiamo sempre convissuto con la base – spiega un agricoltore della zona – non ci sono mai stati problemi. Abbiamo dei vincoli e dei limiti da rispettare che derivano dalla presenza della base, come il divieto di costruire capannoni vicini o piantare piante ad alto fusto, ma riceviamo un indennizzo per questo».

E recentemente un agriturismo che ha aperto lì vicino pensava che i navigatori andassero in tilt per la vicinanza della base. Una cosa impossibile, ma che prova la suggestione di questa installazione.

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