Non parla il maestro di karate accusato di violenze
L'uomo avrebbe fatto sesso con le allieve minorenni: per ora resta in carcere

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Contro di lui il pubblico ministero ha mosso accuse pesanti. Quella di aver circuito alcune allieve minorenni, aver avuto incontro sessuali in palestra con loro, aver organizzato orge e tenuto fotografie di momenti a margine di quegli incontri. Carmelo Cipriano, il 43enne maestro di karate, titolare di una palestra di arti marziali a Lonato, è stato interrogato il 9 ottobre in carcere a Brescia dove si trova dal momento del suo arresto, avvenuto giovedì scorso. L’uomo ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Bocca cucita, dunque, al momento. E resta in carcere: il suo avvocato non avrebbe al momento presentato alcuna richiesta al tribunale del riesame per alleggerire le condizioni di custodia cautelare e ottenere, ad esempio, gli arresti domiciliari.
Su di lui gravano le accuse di prostituzione minorile, violenza sessuale di gruppo nei confronti di minorenni e detenzione di materiale pedopornografico, per le foto delle vittime in slip e reggiseno. Nei guai assieme all’istruttore sono finiti D.A., 49enne di Castiglione delle Stiviere, e S.P., 43 anni, di Acquanegra sul Chiese, accusati di aver partecipato a festini sessuali con alcune delle vittime.
La vicenda, che durava da anni, si è trasformata in inchiesta giudiziaria lo scorso aprile quando le vittime hanno iniziato a raccontare. La prima a subire le attenzioni del maestro di karate all’epoca aveva solo dodici anni. I due mantovani indagati, sono stati contattati tra il 2011 e il 2012 dal maestro di karate in quanto frequentatori della sua palestra. Le violenze di gruppo sarebbero avvenute nella stanza adibita ad infermeria durante le ore di chiusura.
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