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La mostra sull'allattamento. L’avvocato: «Violata la privacy dei bimbi»

Ma la psicologa: «Richiamare la classe e far vedere le immagini»

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Mostra fotografica sull’allattamento, al centro culturale Baratta, coperta con fogli di carta per evitarne al visione ad una classe di quinta elementare.

«Auspico provvedimenti giudiziari e sanzioni per le mamme che hanno partecipato alle foto della mostra – dice l’avvocato Camilla Signorini esperta di diritto della famiglia e privacy –. È stato violato il diritto al bimbo di vedere tutelata la sua immagine. Sono stati inconsapevolmente esposti. E il diritto della madre di esposri nuda soccombe di fronte al diritto alla privacy del suo bambino connesso al ritratto. E ricordo che recentemente il Tribunale di Mantova su istanza di un genitore nell'ambito di una causa di separazione ha emesso un provvedimento d'urgenza  imponendo all'altro genitore di non postare su Facebook e di rimuovere le foto dei figli minori. È questa la linea da seguire».

Per la psicologa bresciana, consulente del Tribunale di Mantova, Flavia Cristofolini invece «se l’intento della mostra era naturalizzare un atto, come la poppata, la classe va richiamata e vanno mostrate le foto scoperte, per de-erotizzare il contesto. L’Italia è un paese cattolico e sessuofobico e occorre fare molta strada. Le archiviste hanno avuto però ragione nel coprire quei nudi perché i ragazzini sarebbero stati ovviamente distratti».(fr.r)
 

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