L’associazione delle scuole mantovane decide il proprio futuro
A dodici anni dalla sua istituzione, l’Aisam discute martedì il proprio destino. Lo scioglimento non è escluso

MANTOVA. A dodici anni dalla sua istituzione, l’Aisam, l’associazione che racchiude tutte le scuole mantovane, si prepara a decidere del suo futuro. L’appuntamento è con la riunione in programma martedì. Gli scenari non sono scontati, visto che non si esclude l’eventualità di uno scioglimento.
Circostanza che farebbe perdere al mondo scolastico mantovano un’associazione che ha saputo non solo organizzare e coordinare iniziative utili per gli istituti, ma che è stata anche un luogo di libero confronto tra operatori sulle varie problematiche dell’istruzione. In questo senso Aisam, proprio grazie alla sua natura autonoma, è stata in certe occasioni una voce critica (nell’accezione costruttiva del termine) rispetto alle politiche scolastiche. Il suo limite, forse, è quello di aver dato voce soprattutto a dirigenti e insegnanti e molto meno ad altre due componenti dell’universo scolastico: le famiglie e, nel caso delle superiori, gli studenti.
Perché l’Aisam potrebbe sciogliersi? Sembra che una parte di presidi ritenga che la nuova organizzazione territoriale della rete scolastica definita dalla riforma degli ambiti abbia reso obsoleta l’associazione. Perché la rete scolastica ha il compito di organizzare e coordinare attività come formazione docenti e vari corsi obbligatori per legge (antincendio, sicurezza e formazione). Altri presidi, tuttavia, fanno notare che Aisam è un’associazione autonoma mentre gli ambiti sono un’articolazione istituzionale.
L’Aisam, in effetti, non ha semplicemente organizzato corsi in questi anni , è divenuta interlocutrice di vari enti. Basta pensare che viene coinvolta nei tavoli sulle politiche scolastiche della Provincia e sentita dal provveditorato.
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