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Osservatorio e white list: «Basta con il lavoro nero a Mantova»

Proposta di Cisl e Confartigianato a imprenditori, Camera di commercio ed enti. L’obiettivo: «Escludere da appalti e commesse le aziende non in regola»

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MANTOVA. Una white list delle aziende immuni dalla piaga lavoro nero da cui pescare per lavori pubblici e privati. A lanciare la proposta a organizzazioni imprenditoriali, Camera di commercio, sindaci e sindacati  la Cisl Asse del Po e Confartigianato in una lettera in cui viene fatto presente che «Mantova è fra le province lombarde che presentano la percentuale maggiore di irregolarità con un’evasione contributiva pari a 1,9 milioni nel 2016 e a 1,7 milioni nel 2015, che danneggia non solo i lavoratori ma anche le casse previdenziali e le imprese serie e rispettose delle leggi».

Firmata dal segretario provinciale Cisl Dino Perboni e dal presidente di Confartigianato Mantova Lorenzo Capelli, la lettera riporta i dati delle ispezioni Inps 2015 e 2016 in Lombardia. Lo scorso anno i procedimenti sono stati 4.618 e hanno portato all’accertamento di oltre 119 milioni di contributi evasi e a oltre 50 milioni di sanzioni per un totale di 170 milioni. A Mantova nel 2016 su un totale di 84 ispezioni, 78 sono state quelle positive (92,86% del totale): 11 i lavoratori in nero scoperti, 212 quelli irregolari e 13 gli autonomi sconosciuti per un totale di 236. I contributi recuperati ammontano a 1,9 milioni mentre le sanzioni a oltre 971mila euro per un totale di 2,9 milioni. L’attività è stata focalizzata anche sull’annullamento di 30 rapporti di lavoro.

«In qualità di componenti del Consiglio Camerale riteniamo che lo sviluppo e la crescita di un’economia sana sia frutto di una corretta competitività fra le imprese e del rispetto delle norme e dei contratti di lavoro - spiegano Perboni e Capelli - Per questo serve una costante azione di contrasto al lavoro irregolare nelle sue diverse forme».

Convinti che questo passaggio possa rappresentare «per tutti gli attori sociali ed economici un importante ed ulteriore elemento di crescita economica e sociale per il territorio di Mantova», propongono ad enti pubblici, aziende e sindacati la costituzione di un Osservatorio sul lavoro nero all’interno della Camera di Commercio.

Numerose le iniziative che l’Osservatorio dovrà promuovere a partire dal la creazione di una white list delle aziende nelle quali non sono stati trovati, dagli organi di vigilanza (Inail, Inps, Ats e Ispettorato del lavoro), lavoratori in nero o irregolari. L’obiettivo è ottenere dalle amministrazioni pubbliche locali, dalle loro società controllate così come dalle organizzazioni imprenditoriali l’impegno all’esclusione dai lavori pubblici e privati delle imprese che non appartengono alla white list. Non solo: le amministrazioni pubbliche saranno poi chiamate a valorizzare quelle aziende che «partecipando ai lavori pubblici, avranno certificato la loro regolarità contributiva, previdenziale e contrattuale».

Cisl e Confartigianato pensano anche a una figura incaricata in particolare di «individuare, informare e monitorare quelle imprese presenti sul territorio mantovano che sono in regola con le disposizioni di legge e dei contratti nazionali di lavoro». E sarà infine compito dell’Osservatorio «implementare la collaborazione con prefettura, Ats, ispettorato del lavoro, Inps e Inail condividendo le segnalazioni provenienti dalle ispezioni nei luoghi di lavoro».


 

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