I profughi al Greggiati imparano e socializzano
Via al progetto dell’Anpi con i ragazzi del centro di accoglienza. I giovani migranti imparano italiano o altre lingue e conoscono loro coetanei

POGGIO RUSCO. I ragazzi del centro di accoglienza straordinaria di Poggio Rusco seguono alcune lezioni all’istituto alberghiero: un modo per imparare e socializzare.
I sei minori che sono ospitati nel paese sono ragazzi che vengono dall’Africa e hanno storie drammatiche alle spalle, hanno dovuto lottare per arrivare in Italia e ora è stato realizzato questo progetto per aiutarli a sentirsi accolti Infatti il progetto è stato denominato proprio “L’occhio salta il muro”, a indicare la funzione di integrazione, oltre le barriere, reali ma soprattutto psicologiche dovute al pregiudizio. I sei ragazzi da circa due settimane frequentano alcune lezioni assieme agli studenti dell’alberghiero.
È stato individuato un programma che li vede seguire alcune materie, come l’italiano e le lingue per un totale di tre ore al giorno. Sono state scelte materie non di indirizzo specifico, ma che possano servire ai giovani, in particolare le lingue, francese e inglese, che già alcuni ragazzi conoscono.
«I ragazzi sono entusiasti – racconta Giovanni Perrino che ha curato il progetto per l’Anpi Ugo Roncada - spesso è capitato che abbiano voluto fermarsi per un’altra ora a seguire delle lezioni: per loro è molto importante essere impegnati e poter socializzare con quelli che sono loro coetanei. Giusto l’altro giorno uno di loro ha compiuto gli anni e a scuola c’è stato un piccolo momento per festeggiarlo, come avviene tra compagni di classe; lui era commosso e pieno di felicità».
Il progetto è stato presentato dall’Anpi Roncada e curato da Perrino, che ha sfruttato anche le sue competenze, avendo lavorato per una vita nel mondo della scuola. La proposta ha trovato subito l’approvazione della nuova preside dell’istituto, Carla Barbi, che ha dato piena disponibilità.
Giorgio Pinotti
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