In panne prima il bus e poi il pullman sostitutivo
Doppio guasto sulla stessa corsa a Cerese, deve correre un terzo automezzo. La rabbia dei genitori
di Matteo Sbarbada
MANTOVA. L’autobus va in panne per un guasto meccanico e si blocca a lato della strada. E lo stesso accade, poco dopo, al mezzo sostitutivo, inviato dall’Apam per imbarcare gli studenti diretti a casa. Solo l’arrivo di un terzo mezzo pubblico ha consentito ai ragazzi rimasti ad aspettare di tornare alle proprie abitazioni. È quanto accaduto nel pomeriggio di martedì 21 novembre sulla corsa delle 14.30 della linea 31A, in partenza dal capoluogo e con destinazione Quistello. La segnalazione arriva da alcuni genitori che, visto il doppio guasto, hanno preferito andare a recuperare i figli con le proprie auto.
Tutto ha avuto inizio in città, con l’autobus partito in orario con a bordo decine di studenti appena usciti da scuola dopo la mattinata passata a lezione. Dopo qualche chilometro, poco prima di raggiungere la rotatoria della Colonna, a Cerese, l’autista ha messo la freccia e parcheggiato il mezzo nel piazzale di un distributore. «Si è girato verso i ragazzi e ha detto che era dispiaciuto ma che la corsa non poteva proseguire – spiega un genitore – e ha invitato tutti a scendere».
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È partita, dunque, dallo stesso autista la richiesta di un mezzo sostitutivo, partito dall’officina di via dei Toscani e arrivato a Cerese in una quindicina di minuti. Peccato che anche il secondo autobus, una volta arrivato nel piazzale, si sia bloccato per un guasto meccanico.
A questo punto, vista la situazione, alcuni ragazzi hanno contattato i genitori, che hanno raggiunto il luogo e accompagnano a casa i figli in auto. Dopo un altro quarto d’ora ecco sbucare il terzo autobus. In questo caso, tutto fila liscio e la corsa può ripartire. L’accaduto, però, ha scatenato le proteste dei genitori.
«Io ho due figli e pago più di 800 euro all’anno di abbonamento – commenta uno di loro – una situazione del genere non è accettabile, visto che sono soldi che pesano, e non poco, su un bilancio familiare. Il problema è che episodi simili sono già accaduti in passato, basti pensare all’autobus andato a fuoco nei mesi scorsi. Come possiamo essere tranquilli come genitori, qui si parla della sicurezza dei nostri figli».
Contattata, Apam ha confermato l’accaduto.
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