Sindaco indagato per favori sessuali: «La mia vita è devastata. Io sono innocente»
Palazzi ha diffuso una nota nel pomeriggio di domenica, a poche ore dalla pubblicazione sul Corriere della Sera di alcuni messaggi che lo stesso primo cittadino avrebbe inviato alla responsabile dell'associazione culturale

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MANTOVA. Il sindaco Mattia Palazzi, indagato per concussione (avrebbe chiesto favori sessuali alla responsabile di un'associazione culturale in cambio di fondi) ha diffuso una nota nel pomeriggio di ieri, a poche ore dalla pubblicazione sul Corriere della Sera di alcuni messaggi che lo stesso Palazzi avrebbe inviato alla responsabile dell'associazione culturale. Messaggi espliciti e con foto intime.
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Ecco lo scritto del sindaco: «La mia vita privata è stata devastata e questo è un tormento che nessuno potrà più togliermi. Non auguro a nessuno di vivere ciò che sto vivendo io. Non è consentito rendere pubblici atti coperti da segreto istruttorio, ma ciononostante questo è ciò che sta avvenendo. Ho taciuto in questi giorni e continuerò a farlo per il rispetto che devo anche al lavoro della Procura e perché non è giusto che i processi avvengano sommariamente in piazza. Oltre a non essere giusto, ribadisco che tutto questo non è neppure lecito. Io so di essere innocente dall’accusa che mi viene rivolta e tutte le persone che lavorano con me, dalla giunta ai funzionari del Comune, possono testimoniare che mai ho chiesto favori di alcun tipo in cambio di contributi, patrocini o altro. Adesso le poche energie che mi restano devo concentrarle e spenderle per dimostrare la mia onestà di persona e sindaco. Poi ognuno sarà libero di fare le proprie valutazioni. Ora è solo un inaccettabile gioco al massacro».
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