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Caso Palazzi, Forza Italia: "Servono risposte serie e coraggiose"

La coordinatrice provinciale Anna Lisa Baroni punta l'indice anche sulla confusione di ruoli dell'avvocato del sindaco e sollecita a Palazzi "risposte serie e coraggiose"

2 minuti di lettura
Il sindaco Palazzi e il suo avvocato Gianolio incalzati dai microfoni fuori dalla Procura 
MANTOVA. "Separare i comportamenti privati da quelli pubblici", come chiede il segretario regionale del Pd? Peccato che la contestazione dell'accusa sia "proprio quella di non aver saputo separare la vita pubblica da quella privata, in una commistione tanto stretta da rischiare di risolversi in comportamenti penalmente rilevanti". Così Anna Lisa Baroni, coordinatrice provinciale di Forza Italia, interviene sul caso Palazzi. Puntando l'indice anche sull'avvocato Paolo Gianolio, che "è presidente della fondazione Università di Mantova, ente che trae il più cospicuo sostentamento dal Comune di Mantova". E bocciando come "inesistente" l'autosospensione da sindaco adombrata dal Pd: "La città ha bisogno di un sindaco e di una giunta pienamente capaci" rileva la Baroni, che chiede a Palazzi, e alle forze politiche che lo sostengono, "risposte serie e anche coraggiose". Di seguito l'intervento integrale della coordinatrice provinciale di Forza Italia.
 
La coordinatrice provinciale di Forza Italia, Anna Lisa Baroni 
 
"Ho appreso della esistenza dell’indagine penale a carico del Sindaco di Mantova venerdì scorso, leggendo i quotidiani locali. Iniziale sconcerto – che tuttora permane- per la gravità dell’accusa. E voglio essere molto chiara e netta nel porre l’accento sul dramma della vicenda personale: nessuno più di me, avvocato, che ha assistito per motivi professionali ad interrogatori di persone indagate, è consapevole del dramma della persona Mattia Palazzi. Spero perciò che possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono o gli verranno contestati. E sono certa che tutti lo sperano, tutta la Città, persino chi ha sottoposto i fatti di cui era a conoscenza, alla magistratura, perché ne valutasse la rilevanza penale o meno.
 
Molti hanno preso la parola, sui social network oltre che sulla stampa, anche a sproposito, senza conoscere nulla, nessuno ne è a conoscenza, dei fatti che vengono contestati al Sindaco. Ieri sono state prese delle posizioni politiche dai vertici del PD regionali. Credo giusto perciò fare alcune considerazioni politiche, quale rappresentante del mio partito sul territorio mantovano. Ho ascoltato attentamente il Segretario del PD regionale dichiarare che, nei confronti delle accuse mosse al Sindaco di Mantova, vanno separati i comportamenti privati da quelli pubblici.
 
Purtroppo il Segretario Alfieri, nella difficoltà ben comprendo, della difesa da assumere, non ha colto che la contestazione dell’accusa è proprio quella di non aver saputo separare la vita pubblica da quella privata, in una commistione tanto stretta da rischiare di risolversi in comportamenti penalmente rilevanti. Leggo anche che il Pd adombra l’ autosospensione del Sindaco. Ma l’autosospensione, politicamente e giuridicamente parlando, è un istituto inesistente - è una foglia di fico che pone l’azione del Sindaco di Mantova in un “limbo” i cui confini sono evanescenti e non chiari. Mentre al contrario, la città ha bisogno di un Sindaco e di una giunta pienamente capaci. Non di un Sindaco, diminuito, da quello che lui stesso ha dichiarato essere - il momento in cui dovrà concentrarsi soprattutto sulla sua difesa e sulla dimostrazione di essere estraneo alle contestazioni che la Procura gli muove. 
 
In secondo luogo rilevo che c’è confusione anche nella scelta del collega che per primo ha assunto la difesa di Mattia Palazzi – avvocato amministrativista del Comune - nonché Presidente della Fondazione Università di Mantova, che riceve il suo contributo più cospicuo, proprio dal Comune di Mantova. Come ho detto, anche qui rilevo una certa confusione di ruoli. Pongo pertanto alcune questioni politiche rilevanti, che riguardano la vita delle istituzioni e della città, sulle quali il Sindaco di Mantova e il Partito Democratico dovranno dare risposte serie alla città – non derubricabili a petulante schermaglia politica. Perciò, come detto, pur nel rispetto del dramma umano e personale di Mattia Palazzi, mi aspetto risposte serie e anche coraggiose sia dal Sindaco di Mantova sia dalle forze politiche che lo sostengono".
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