Donne e rete antiviolenza: tre nuovi progetti a Mantova
Una sede più grande per Telefono Rosa e alloggi di protezione in città e a Viadana. Le richieste dei Comuni al bando regionale: per i lavori servono 200mila euro
di Roberto Bo
Il bando è regionale e dunque ci sarà da sgomitare tra le tante richieste di finanziamento che arriveranno da ogni provincia lombarda. Ma l’importante è farsi avanti con progetti validi e quelli presentati dal territorio mantovano per migliorare la rete antiviolenza sulle donne hanno caratteristiche che potrebbero sfociare in una risposta positiva da parte del Pirellone. Del resto, si parla di una nuova sede di Telefono Rosa a Mantova e di alloggi in città e a Viadana per proteggere le donne che hanno subito abusi e violenze.
Sono tre le proposte che l’Ats Val Padana ha accolto con parere favorevole entro la scadenza di ieri e girato ai dirigenti della Programmazione Territoriale della Regione e alla direzione generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale che dovranno valutarne l’ammissibilità. Due progetti sono stati presentati dal Comune di Mantova, il terzo da quello di Viadana. E l’ammontare complessivo dei fondi necessari è di poco superiore a 200mila euro.
La prima richiesta partita da via Roma si riferisce alla nuova sede del centro antiviolenze di Telefono Rosa, oggi situato in via Tassoni in locali ritenuti carenti e non più idonei per l’offerta di servizi notevolmente aumentati in relazione alle domande di aiuto. Inoltre l’attuale sede si trova in una zona centrale, in prossimità all’area a traffico limitato, lontana da parcheggi e quindi difficilmente accessibile per l’utenza.
Ecco che allora il Comune ha individuato la nuova sede in via Indipendenza 2 in un edificio pubblico di edilizia sociale da ristrutturare e modellare in base alle esigenze dell’associazione. Il costo dell’intervento è 125mila euro, con cofinanziamento da parte del Comune di 12.500 euro. Cinque i mesi previsti per portare a termine i lavori. Nei giorni scorsi, tra l’altro, per i vertici di Telefono Rosa di Mantova è arrivata la soddisfazione di rappresentare la provincia di Mantova all’incontro che la presidente della Camera Laura Boldrini ha organizzato a Montecitorio in occasione della Giornata Internazionale contro le violenza sulle donne. Il secondo progetto inviato da via Roma riguarda la creazione di due alloggi per accogliere e proteggere le donne vittime di violenza, da assegnare in locazione temporanea.
Gli appartamenti, di edilizia residenziale pubblica, sono stati individuati in Valletta Valsecchi. Il costo dell’intervento di ristrutturazione e adeguamento, da completare in cinque mesi, è di 75mila euro e il Comune è pronto a cofinanziare l’opera con 7.500 euro. Il terzo progetto, presentato dal Comune di Viadanda, si chiama “Una casa per la vita” e parte dalla necessità di fornire un alloggio a quelle donne che hanno urgente necessità di allontanarsi dal loro domicilio e non hanno a disposizione un’altra collocazione temporanea. In questo caso l’edificio individuato è in via Ospedale Vecchio in un immobile di proprietà dell’amministrazione comunale. La spesa prevista per l’adeguamento è di 29.310 euro, di cui 5.862 erogati dal Comune di Viadana. Cronoprogramma dei lavori: 12 mesi.
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