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Palabam riaperto. Ferrovieri e Dinamica gestori provvisori

Pulizie e allestimenti per 7 mesi, in cambio gli incassi del bar. Forza Italia: «Tutto a quella società da quando c’è Palazzi»

di Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Dopo l’ok del tribunale all’esercizio provvisorio che consente di tenere aperto il Palabam, il curatore nominato dal Tribunale dopo il fallimento della vecchia società di gestione, ha impostato la futura conduzione dell’impianto polifunzionale fino al 30 giugno 2018.

La prima mossa di Stefano Stringa è stata quella di confermare, come custode giudiziario, la Sovemo, la società di vendite giudiziarie di Franco Procissi. Toccherà al suo personale vigilare sulla corretta conduzione del Palabam per i prossimi sei mesi, nel corso dei quali si alterneranno eventi vari (concerti, musical, feste, e altro) già contrattualizzati prima del fallimento di Palamantova, la società di Antonio Caranci.

La seconda mossa del curatore è stata quella di individuare chi si occupasse di pulizie, di apertura e chiusura del Palabam durante ogni eventi e della loro organizzazione in termini di attrezzature da montare smontare. I cosiddetti service.

Per raggiungere l’obiettivo Stringa ha bandito una gara alla quale hanno partecipato due concorrenti: la Eventi srl di Verona e l’associazione temporanea di impresa formata da Ferrovieri srl, presieduta da Federico Mazzoli e Pallacanestro mantovana, la società di Marco Prandi sponsorizzata Dinamica che disputa il campionato di A2. L’offerta migliore è stata ritenuta quella della cordata virgiliana.

In pratica, saranno i Ferrovieri e la Dinamica ad occuparsi degli allestimenti necessari per i vari spettacoli al Palabam, di pulire i locali prima e dopo gli eventi (una spesa che, secondo i calcoli delle due società supererebbe i 40mila euro). Al curatore verseranno 5mila euro mentre terranno per loro gli incassi del bar, calcolati in 23mila euro in sei mesi. La procedura, però, si è tenuta le mani libere nel senso che può cambiare gestore nel caso sorgessero dei problemi.

A questo punto, tutti tasselli sono andati al loro posto e il mosaico del nuovo Palabam , almeno fino a giugno, si è ricomposto. L’appalto per i service segue, infatti, l’accordo che il curatore aveva raggiunto, nei giorni scorsi, con il Comune che con il project finacing, nel 2003, aveva concesso in diritto di superficie l’impianto. Via Roma ha confermato il contratto che aveva in atto con Palamantova per l’acquisto di 35 giornate di utilizzo della struttura, da girare poi a titolo gratuito a scuole e associazioni, rivedendo, però, la parte economica. Le giornate sono scese da 35 a 25, tanto che il compenso da girare al curatore fino al 30 giugno sarà di 85.714,29 euro (con l’Iva) in contanti (il contratto precedente parlava di 120mila euro cash all’anno) e 64.285,71 euro (invece di 90mila) sotto forma di pagamento delle bollette di luce e gas.

«Il Palabam ha bisogno in fretta di un nuovo gestore serio ed affidabile» dice il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Baschieri che invita il Comune a risolvere il prima possibile, «con l’attuale curatore fallimentare, il nodo giuridico che rende nebuloso il futuro del Palabam». Si riferisce alla concessione dell’impianto tornata al Comune dopo il fallimento di Palamantova. «Dopo il 30 giugno bisognerà fare una gara pubblica e la competenza non può che essere del Comune proprietario dei muri». Baschieri sottolinea con favore le due offerte per i service(«significa che su Palabam c’è interesse»), ma evidenzia anche che «Ferrovieri srl-Inside out agency, che si è aggiudicata l’appalto, spesso è definita come l’asso pigliatutto nel settore dei concerti da quando la città è governata da Palazzi». E conclude ricordando che il Palabam «non può stare in piedi con le iniezioni di denaro pubblico».
 

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