Maggioranza col sindaco. Pasetti: stop alle intimidazioni. Banzi: confido nella sua onestà
Il capogruppo Pd accusa Longfils: insulta soprattutto le nostre consigliere definendole “scimmiette”. E Provenzano: bravo Mattia, ha avuto la forza di raccontare la vicenda
MANTOVA. «Non tollereremo ulteriormente le intimidazioni che la destra, Longfils e quelli che lo seguono, come M5S, tentano di esercitare a consiglieri e soprattutto consigliere del Pd. Andremo avanti per la città nonostante l’atmosfera avvelenata da costoro». Così il capogruppo dei Dem, Giovanni Pasetti, risponde quando gli chiediamo che ne pensa delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Mattia Palazzi sulla Gazzetta di Mantova di ieri. Ovviamente il tenore della risposta del capogruppo Pd, come quelle dei colleghi delle altre forze di maggioranza, è radicalmente diversa da quello espresso dalle minoranze.
«L’intervista di Mattia è stata efficace e doveva essere fatta - dice Pasetti - Palazzi ha messo in luce i contorni della vicenda riferendo onestamente ai cittadini la situazione che si è creata». Ma il suo primo pensiero è su altri temi: «Il consiglio si prepara a un mese denso temi importanti per la città, a partire dal bilancio. Vogliamo contrastare quest’aria avvelenata creata dalla destra». Ma che intende, di preciso, con «intimidazioni», parola forte. «Mi riferisco in particolare a Longfils, il capo dell’opposizione, che insinua continuamente, a bassa o alta voce, che il gruppo è fatto di automi chiamando le nostre consigliere “scimmiette”. Vergognoso». Fausto Banzi, capogruppo di Si, è equilibrato. Quasi istituzionale. «Confido nell’onestà del sindaco perché sono certo che se fosse colpevole si sarebbe già dimesso - dice - più che fidarmi della magistratura non so che dire. Distinguo le vicende personali e privati da ciò che attiene all’amministrazione. Vedo che si indugia molto sulle “luci rosse”, ma questo mi interessa ben poco. Il nocciolo non è quello. Mi spiace per la donna coinvolta finita sulla bocca di tutti per una cosa privata».
Per il capogruppo della civica gialla, Davide Provenzano, «è stata importante la scelta del sindaco di trovare la forza e la volontà di accettare l’intervista e di raccontare che cosa significa per lui questa vicenda e cosa sono per lui verità e il falso. Intanto va avanti con quanto sta facendo per la città alla faccia di chi va avanti solo presentando esposti».
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