Mantova, altra accusa per Palazzi: abuso d’ufficio
Avviso di garanzia bis riferito ai contributi alle associazioni. Il sindaco si difende: «Ho rispettato le regole, sono tranquillo» L'INCHIESTA: IL CASO PALAZZI
Il caso Palazzi: cosa dice la legge
MANTOVA. A tre settimane esatte dallo shock del 22 novembre, ieri (13 dicembre) la procura è tornata a recapitare un avviso di garanzia a Mattia Palazzi. Dopo la tentata concussione, una nuova ipotesi di reato: l’abuso d’ufficio, di cui il sindaco si sarebbe reso colpevole nella gestione dei contributi alle associazioni.
Siamo tranquilli, fanno sapere dalla difesa nel confermare la notizia che si è diffusa nel pomeriggio, nell’ambito della stessa indagine. Quell’indagine che - nelle settimane successive al blitz dei carabinieri a casa del sindaco con sequestro di telefono, tablet e computer - era proseguita anche con l’acquisizione, in municipio, delle pratiche su tutti i contributi erogati dall’amministrazione comunale nel 2016 e nel 2017. Dunque altre possibili irregolarità sono emerse al di là della presunta tentata concussione ai danni della donna a cui il sindaco aveva chiesto favori sessuali in decine di messaggi.
«Confermo che mi è stato notificato dalla procura un avviso di garanzia per ipotesi di un abuso d’ufficio sull’erogazione di contributi ad associazioni, nell’ambito della medesima indagine – ha commentato il sindaco a margine – rimango tranquillo e convinto della mia posizione e della correttezza del mio operato e per questo vado avanti con il lavoro di sindaco per la città. Sin dall’inizio di questa vicenda ho sempre affermato la realtà e la verità: i contributi alle associazioni, di ogni settore e assessorato, sono pubblici e pubblicati, vengono destinati secondo il regolamento comunale e con il vaglio formale e determina dei dirigenti.
Il sindaco Palazzi: sono onesto, chi mi vuole mandare a casa deve vincere le elezioni
Esattamente come è sempre avvenuto in ogni amministrazione, carte alla mano. Tra l’altro, almeno l’80% dei contributi sono storicizzati. Ho piena fiducia nella magistratura e contino a fare il mio lavoro per la città, per confermare ai cittadini le tante opere sulle quali stiamo ottenendo la loro fiducia e consenso. Nulla di questa vicenda potrà scalfire l’operato della nostra amministrazione». (ig.cip, ga.des)
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