Stazione senza biglietteria, interviene il prefetto
Lombardi raccoglie l’Sos dell’edicolante e sollecita Trenord a collaborare. In campo personale straordinario, stop al sovrapprezzo applicato a bordo
MANTOVA. A governare il caos della biglietteria chiusa in piazza Don Leoni interviene il prefetto Sandro Lombardi. Così dopo l’Sos lanciato dall’edicolante, rimasta sola a vendere i biglietti in stazione fino al 22 dicembre dalla trincea del suo negozio piccolo piccolo. Il test dei primi due giorni con gli sportelli serrati (causa cantiere) ha dato l’esito temuto: disagi, code e nervosismo tra i passeggeri in attesa. Con lo spauracchio del sovrapprezzo da pagare al capotreno in caso di salita a bordo senza biglietto. Della serie la beffa oltre al danno. Dopo un sopralluogo in stazione, il prefetto ha quindi deciso d’intervenire insieme alla dirigente della polizia ferroviaria della Lombardia, Maria Cervellini, ottenendo da Trenord l’impegno ad adottare alcune misure straordinarie. A loro va la riconoscenza dell’edicolante.
Quattro le iniziative annunciate e messe in fila, nero su bianco, in un comunicato ufficiale: «personale Trenord affiancherà l’edicola di stazione nel rilascio dei titoli di viaggio; Trenord porrà a disposizione personale per fornire informazioni all’utenza; è prevista la possibilità di presentarsi, all’atto della partenza dei treni, direttamente al personale di bordo per ottenere il titolo di viaggio senza alcun sovrapprezzo; verrà implementata la cartellonistica orientativa presente in stazione».
Interpellata in merito, informa Trenord che il supporto alla vendita dei biglietti si tradurrà nell’assistenza di personale che sarà in stazione dalle 5.30 del mattino (orario d’apertura dell’edicola) e, in caso di code, inviterà i passeggeri a fare il biglietto direttamente a bordo, senza sovrapprezzo. Così anche sabato e domenica. Oltre all’opzione dell’acquisto online, segnala poi Trenord la possibilità di comprare il biglietto nei punti lottomatica: nel raggio di cinquecento metri se ne contano tre, così nelle vie Trento (al civico 2), Cavour (40) e Fernelli (40).
Tutto chiarito, quindi? Non per l’associazione Utenti del trasporto pubblico e il comitato InOrario, che sollevano la questione della tagliola del sovrapprezzo sul Frecciargento per Roma delle 6, nella quale sarebbero già inciampati diversi viaggiatori.
L’avvertimento è anche per Trenitalia: all’orizzonte c’è lo sciopero del biglietto. (ig.cip)
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