L'incidente dello scuolabus a Ospitaletto: ancora otto ricoverati
Operati due bimbi. Dimessi l’autista e la piccola ricoverata a Brescia. Il grazie delle mamme: soccorsi esemplari
di Francesco Romani
Autobus nel fossato, i bambini a bordo: "E' volato via tutto, anche i sedili e siamo caduti"
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MANTOVA. Migliorano le condizioni dei feriti dell’incidente di lunedì 8 gennaio, quando un bus carico di scolari delle medie ed elementari di Castellucchio è finito in un fosso per un malore dell’autista. Due bimbi sono stati operati nel reparto maxillo facciale di Mantova.
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Resteranno ricoverati al Poma, come pure un terzo bimbo, le cui condizioni, inizialmente giudicate non gravi, sono al momento seguite con attenzione. Quattro piccoli restano ad Asola nel reparto di pediatria per poter completare le analisi in attesa delle dimissioni di oggi, 10 gennaio, o domani. Fuori provincia resta solamente una bimba, accolta a Desenzano del Garda. Per tutti gli altri si sono avute le dimissioni dopo gli accertamenti medici.
Non desta per fortuna preoccupazione lo stato della piccola trasferita in eliambulanza agli Spedali civili di Brescia rimasta incastrata all’interno dell’abitacolo del mezzo e liberata dall’intervento dei Vigili del Fuoco. Sulle prime era parsa la posizione più delicata. Dopo la sutura del taglio al cuoio capelluto causato dall’urto contro un piantone del bus, i medici hanno tranquillizzato sull’esito del trauma cranico, disponendone la dimissione ieri alle 17. Era la prima volta che la bimba saliva su quel bus. Infine anche lo stesso autista, Paride Mossini, 53 anni, è tornato in serata a casa a Mantova dall’ospedale Borgo Trento di Verona dove era stato trasportato in elicottero lunedì dopo l’incidente.
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Ai familiari e ai sanitari Mossini ha spiegato di avere sentito dei “brividi freddi” e quindi aver perso per qualche istante coscienza. Secondi sufficienti per far finire l’autobus, che in quel momento si trovava sul rettilineo della Cremonese a circa un chilometro da Ospitaletto, sul ciglio del fosso per poi terminare la propria corsa nel fossato destro, appena ad un metro da un ponticello di cemento che avrebbe potuto aggravare la situazione sanitaria. Situazione che è stata gestita dal servizio d’emergenza del 118 e dalle forze dell’ordine (Polizia stradale, Vigili del fuoco carabinieri, ma anche volontari della Protezione civile) in modo egregio.
A dirlo i genitori stessi dei bimbi coinvolti che, passata paura ed angoscia, esprimono un ringraziamento. «Noi mamme – spiega Monica – ovviamente siamo state male. Ma ci hanno aiutato molto la competenza e la bravura del personale dell’emergenza, nessuno escluso. La loro tranquillità ci ha rassicurato, sapendo che i nostri bimbi erano in buone mani. E per questo vogliamo tutte esprimere un ringraziamento pubblico a loro. Grazie».
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Molti genitori hanno preferito tenere a casa ieri i figli. Dei 34 bimbi che erano sul bus (la scuola ha aggiornato il dato iniziale), solo 6 si sono presentati a lezione. Apam ha messo a disposizione ieri un gemello dell’autobus incidentato sul quale sono saliti 17 scolari diretti a Gabbiana e Ospitaletto. Qui dal bus scende la piccola Asia, 6 anni accolta dal papà Nicola Goffredi e dalla mamma. Vuole dire qualcosa: «So che l’autobus è finito nel fosso. Io voglio fare gli auguri ai miei amici. Guarite presto».
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