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Chiuso il contenzioso con A2A per la rete del gas

E il consigliere comunale di Gazzuolo, Monica Quaiotti, non farà più parte del gruppo di minoranza “Progetto in Comune”, continuando a svolgere le proprie funzioni in modo indipendente ed autonomo

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Il consigliere comunale di Gazzuolo, Monica Quaiotti, non farà più parte del gruppo di minoranza “Progetto in Comune”, continuando a svolgere le proprie funzioni in modo indipendente ed autonomo. Lo ha comunicato il sindaco Loris Contesini in apertura dell'ultimo consiglio comunale.

È stata quindi approvata la convenzione istitutiva della Rete bibliotecaria mantovana. «Questa unificazione era attesa da un decennio – ha spiegato l’assessore Patrizia Zangrossi – ed è un traguardo importante anche se molto resta da fare, prima fra tutte eliminare la disparità nelle quote versate dai vari Comuni».

Il consiglio ha poi esaminato l’atto di transazione della controversia tra A2A e il Comune, risolta dal lodo arbitrale del 13 febbraio 2012 e convalidata dalla corte d’appello di Bologna. Contesini ha illustrato l’iter della vicenda partendo dalla delibera del consiglio comunale del 26 novembre 2004, volta ad esercitare il diritto di riscatto anticipato del contratto con A2A che sarebbe scaduto a fine dicembre 2015: «Questa fu la strada intrapresa anche da altre amministrazioni per acquisire la proprietà della rete e ricevere un canone di locazione per la stessa».

La controversia nacque dalla diversa valutazione del valore della rete fatta dai periti di parte. Il collegio arbitrale nel 2012 stabilì il valore residuo dell’impianto pari a 1.159.000 euro con compensazioni da riconoscere al Comune che portava la cifra a 665mila euro. A questa valutazione A2A si oppose e ricorse alla corte d’appello di Bologna, che nel febbraio 2017 confermò la sentenza. L’attuale amministrazione, potendo versare 321mila euro, ha ottenuto la cristallizzazione degli interessi e della rivalutazione al 30 settembre 2017. «Finalmente – ha concluso Contesini – abbiamo chiuso la vicenda, dopo anni nei quali il Comune ha incassato canoni per 1.195.000 euro, anche se oltre al valore dell’impianto il Comune ha pagato le spese legali».

Stefano Rasori
 

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