VIADANA. Con decreto datato 12 gennaio, il direttore dell’Agenzia per la tutela della salute “Val Padana”, Salvatore Mannino, ha formalmente affidato all’università degli studi di Verona (dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica) l’aggiornamento dello studio epidemiologico “Viadana2”. Con tale atto, si dà ufficialmente il via alla nuova indagine – che prenderà il nome di “Viadana3” - sullo stato di salute della popolazione residente a Viadana e dintorni, con particolare riferimento alle eventuali ricadute di tipo sanitario delle attività industriali insediate sul territorio.
Per l’attività di studio affidata all’ateneo veronese, l’Ats investirà circa 50mila euro nel biennio 2018-19. La prima fase dello studio epidemiologico si era svolta a partire dal 2006.
«Lo studio – rileva Mannino nel suo decreto – aveva permesso di verificare un’esposizione a contaminanti ambientali associata a patologie della popolazione pediatrica, nonché la presenza di alterazioni genotossiche su matrici biologiche: risultati che avevano orientato l’attivazione di alcuni interventi di prevenzione». A distanza di cinque anni dalla conclusione dello studio, si intende verificare se le condizioni di salute della popolazione target abbiano comportato o meno variazioni apprezzabili.
«Anche il consiglio regionale della Lombardia, nel giugno 2017, aveva approvato all’unanimità una mozione, che attendeva gli esiti di tale aggiornamento per valutare l’opportunità di ridurre i limiti di emissione della formaldeide sull’intero territorio lombardo». (r.n.)
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