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Il sindaco: «Pugnalata dagli amici. Ma non mi dimetto»

Canneto, il sindaco: «Hanno gettato la maschera creando un danno ai cittadini. Vado avanti coi consiglieri leali. Delusa da Cervi: ora siamo a rischio default»

di Francesco Romani
1 minuto di lettura

CANNETO. Il sindaco Raffaella Zecchina non ci sta. Il giorno dopo il voto che l’ha vista battuta dall’alleanza fra 3 consiglieri della sua maggioranza e l’opposiozne e che la obbligherà ad uscirà dalla convenzione della Polizia locale, il primo cittadino reagisce con orgoglio. Un lungo post affidato al social network Facebook nel pomeriggio sintetizza il pensiero che una telefonata poi chiarisce ulteriormente.

«Il danno lo patiranno tutti i cittadini – attacca – perché uscendo dalla convenzione della polizia locale con gli altri Comuni, noi ed Acquanegra, 7.500 abitanti, restiamo con un solo vigile in due rendendo impossibile anche la gestione ordinaria. Solo l’autovelox emette 7.600 verbali l’anno. Senza personale non si potrà garantire nulla, nemmeno il bilancio, che va interamente rifatto. E le entrate perse mettono il nostro Comune a rischio default: per questo ho chiesto un incontro al Prefetto. Se non altro, dopo due anni di imboscate, almeno Vivi Canneto, o ciò che ne rimane, ha gettato la maschera. I cittadini sanno d’ora in poi con chi prendersela». Il riferimento emerge nel prosieguo della telefonata. «È l’associazione Vivi Canneto che mi ha cercata, mi ha proposto la candidatura. Addirittura ha indicato gli assessori – prosegue –. Le mie scelte sono state molto spesso frutto di una loro indicazione. Io ho rispettato il programma elettorale. Ma l’ex sindaco (Pierino Cervi, anima di Vivi Canneto ndr) non mi ha mai appoggiata. È mancato per sette consigli comunali, non si è presentato agli incontri di maggioranza. Mi ha deluso ed ora pugnalata alle spalle. Purtroppo certe persone mostrano dopo il vero volto».

Il sindaco annuncia di avere già dato mandato agli uffici di recedere dalla convenzione con Asola, Gazoldo, Mariana e Piubega. Acquanegra, legata alla convenzione di Canneto, ma che aveva già espresso l’intenzione di uscire, seguirà la sorte cannetese. Il 29 gennaio ci sarà l’incontro con i sindaci. Sia Canneto che Acquanegra dovranno cercare altri partner per riformare, obbligatoriamente una nuova cordata. «Io avevo proposto di portare agli altri sindaci le richieste di modifiche alla convenzione – conclude la Zecchina – ma Vivi Canneto e le opposizioni non hanno accettato. E fra questi i consiglieri di minoranza Arienti e Ficicchia, lasciati fuori proprio da Vivi Canneto a inizi legislatura. Io non mi dimetto perché sono i cittadini che mi hanno consegnato un mandato. Se parte della mia maggioranza mi ritirerà l’appoggio, se ne prenderà la responsabilità. Io, vado avanti finché posso. O almeno ci provo».
 

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