Le bordate di Cervi: "Dal sindaco falsità: torni sui suoi passi"
Canneto. L’ex primo cittadino: «Nessun danno per il paese. La convenzione si rifaccia meglio, non si rischia il default»
Francesco RomaniCANNETO SULL’OGLIO. Una risposta precisa nel merito, ma durissima sul piano personale. Che rischia di approfondire il divario fra sindaco ed ex rendendo più complessa la navigazione della maggioranza. L’attacco del primo cittadino Raffaella Zecchina al suo predecessore («dopo avermi sostenuta mi ha pugnalato alle spalle, ha mostrato il vero volto»), trova un’analoga accusa: «L’unica cosa vera delle dichiarazioni alla stampa sono rancore e arroganza che connotano il personaggio e che per la prima volta anche i cannetesi hanno avuto modo di scoprire pubblicamente dopo assessori, consiglieri, dipendenti comunali». Il vaso di Pandora è stato scoperchiato dalla convenzione polizia locale, che opposizione e parte della maggioranza hanno stoppato, mandando in minoranza il primo cittadino.
«Cercherò di essere sintetico – dice Cervi replicando punto su punto –. Dire che il Comune, per il recesso di una convenzione di polizia locale, rischi il default, è falso. Il bilancio io, senza la convenzione con Asola e con l’autovelox attivo, l’ho chiuso senza problemi per 10 anni. I cannetesi poi non avranno alcun disservizio, dal momento che per i prossimi 6 mesi non cambierà assolutamente nulla. Ed in sei mesi si possono chiudere non una ma tre trattative. Basta volerlo, non perdere tempo ed esserne capaci». Da mesi il gruppo di maggioranza Vivi Canneto chiedeva modifiche alla convenzione sulla Polizia locale.
«Ma il sindaco al contrario si è sempre prodigata a difesa dello status quo. Per questo abbiamo appoggiato una mozione che chiedeva di uscire dalla convenzione per poi ridiscuterne i termini. Da ex sindaco, non ho dubbi che l’interesse di Canneto fosse uscire». La Zecchina ha stigmatizzato le assenze di Cervi in consiglio. «La memoria è corta. Io ci ho rimesso la faccia in silenzio, ma tutto il gruppo conosce i reali motivi ed ha consapevolezza della grave mancanza di rispetto che mi è stata usata, e per la quale molti consiglieri mi hanno chiesto personalmente scusa. Dopo avermi supplicato di non dare le dimissioni per dei mesi, certe frasi erano da evitare».
Infine Cervi replica all’affermazione che la giunta è stata “nominata” da Vivi Canneto: «Falso. Salvo Redini, nessuno dei membri dell’attuale giunta corrisponde a quanto condiviso da Vivi Canneto e presentato ai cittadini. Soprattutto evidenzio che è assurdo sostenere che Vivi Canneto volesse candidare rappresentanti di altre liste come Massimo Arienti e Nicolò Ficicchia. Ma voglio fare un’ultima riflessione. È passata una mozione, ed allora? Ma sapete quante volte in 10 anni non è passato ciò che volevo io? Certo, da geometra, per evitare certe figuracce ho sempre dato valore ai numeri, questione di stile e capacità. Il sindaco torni sui suoi passi e coinvolga di più Vivi Canneto».
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