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Mantova, nuove barriere anti-terrorismo con il profilo della città

In via di sostituzione i new jersey posizionati prima delle festività di Natale

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MANTOVA. Le barriere in cemento anti-terrorismo potrebbero essete una misura permanente ed ecco che allora le città corrono ai ripari con sistemi di protezione sì efficaci ma che non deturpino il paesaggio. Accade anche a Mantova dove da qualche giorno i newjersey da cantiere inizialmente posizionati agli ingressi alle zone a traffico limitato vengono via via sostituiti da barriere sempre in cemento ma meno invasive come dimensioni e fattura e con lo skyline di Mantova in rilievo. «Quando questura e prefettura ci hanno chiesto di adottare queste misure di sicurezza a ridosso delle festività natalizie, nell’immediato siamo intervenuti con blocchi in cemento disponibili - spiega l’assessore Iacopo Rebecchi -Contemporaneamente abbiamo ordinato quelli nuovi più consoni al decoro urbano».

Posizionate in quattro punti della città (via Accademia-via Broletto, via Castiglioni-via Goito, via Castiglioni-via Bertani, via Calvi-via Spagnoli) le barriere devono servire per impedire pericolosi accessi diretti e veloci, consentendo comunque il passaggio dei mezzi di soccorso e di altri veicoli. Misure che resteranno in vigore “fino a nuovo ordine” del ministero e questo significa che potrebbero diventare permanenti.

«Al terrorismo bisogna rispondere con più verde, non con più cemento»: peccato che l’idea dei maxi vasi con querce e melograni, lanciata l’estate scorsa dall’archistar Stefano Boeri, a Mantova forse non era praticabile. (m.v.)
 

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