Progettare la Mantova del 2050: maxi-bando al Politecnico
La Fondazione comunità mantovana finanzia 10 borse di ricerca da 250mila euro. Allo studio scenari di sviluppo e promozione del territorio. Primi esiti a maggio
MANTOVA. Come sarà o come potrebbe e dovrebbe essere Mantova nel 2050? Si chiama “Genio Collettivo”, è finanziato dalla Fondazione Comunità Mantovana e realizzato in accordo con il Politecnico di Milano, il progetto che nei prossimi mesi cercherà di a rispondere a questa domanda in modo concreto, indicando ambiti di sviluppo e di promozione del territorio. Come? Attraverso un bando internazionale da 250mila euro rivolto a 10 giovani ricercatori universitari. Un progetto che non vuole essere quindi una mera «esercitazione culturale - avverte il presidente onorario della Fondazione Carlalberto Corneliani - ma una definizione delle prioritarie iniziative da realizzare per garantire lo sviluppo del territorio».
Insomma «non possiamo e non vogliamo - aggiunge il presidente Carlo Zanetti - essere spettatori passivi degli eventi. Il Politecnico è certamente un osservatorio privilegiato e con capacità di visioni ampie in grado di costruire un ragionato e possibile scenario di crescita». L’obiettivo è attrarre talenti in città per avere un punto di vista trasversale e il più possibile internazionale sullo sviluppo di Mantova: i bandi rivolti a giovani con dottorato di ricerca consistono in una borsa durante la quale saranno affiancati da docenti del Politecnico.
Partendo da un’analisi del contesto socio economico, l’obiettivo è di abbracciare più filoni di indagine: il patrimonio culturale e immateriale e la sua valorizzazione attraverso la ricerca e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie applicate al rilievo e al monitoraggio degli edifici storici; l’implementazione dei sistemi turistici e ricettivi attraverso reti internazionali e il potenziamento del parternariato di cattedra Unesco con uno sguardo orientato in particolare alla Cina; la ricerca di nuovi prodotti che favoriscano la promozione delle esperienze del territorio nel campo del design e delle eccellenze agroalimentari; l’inclusione sociale come presupposto per rendere la città attrattiva e accogliente con una particolare attenzione verso l’accessibilità del patrimonio storico.
Alla prima riunione di insediamento del Comitato hanno partecipato Zanetti, Corneliani e il segretario Franco Amadei per la Fondazione Comunità Mantovana e Federico Bucci e Vittorio Longheu per il Politecnico di Milano, Polo di Mantova. «Lo studio è appena partito ma sono fiducioso - afferma il pro-rettore Bucci - perché sono già stati individuati ambiti di sviluppo e promozione della città e di tutto il territorio provinciale. Questo nuovo progetto, che si affianca alle altre attività di ricerca promosse dal Polo di Mantova nell’ambito del progetto Cattedra Unesco “Architettura e pianificazione urbana nelle città Patrimonio mondiale dell’umanità” rappresenta già un primo intervento per attrarre risorse umane e finanziarie». L’ambizione è di creare un progetto di rete con le altre città Unesco che per dimensioni e caratteristiche simili possano condividere progetti e operatività.
I primi risultati di Genio Collettivo verranno presentati a maggio durante Mantova Architettura e l’auspicio è che accanto alla produzione di proposte progettuali reali «attraverso il radicamento di questa buona prassi si consolidi una comunità di ricercatori internazionali che svolga anche un ruolo attivo nella crescita professionale delle successive generazioni di ricercatori».
I commenti dei lettori