L’azienda Palabam all’asta: nuovo gestore cercasi
Il Comune accoglie la richiesta del curatore, presto ci sarà la gara d’appalto. E ora le tariffe orarie possono scendere per rendere appetibile la struttura
MANTOVA. L’azienda Palabam, con la concessione comunale che consente di gestire l’impianto polifunzionale di Boccabusa fino all’8 agosto 2033, sarà messa all’asta dal curatore fallimentare della Palamantova, la vecchia società che era subentrata nel Project financing originario.
Lo ha deciso la giunta comunale accogliendo la richiesta del curatore Stefano Stringa che aveva visto nella cessione della concessione in diritto di superficie del Palabam l’unica strada per trovare un nuovo gestore in grado di garantire l’apertura dell’impianto polifunzionale oltre il 30 giugno prossimo, data di scadenza dell’esercizio provvisorio concesso dal giudice.
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Il Comune di Mantova ha anche dato l’ok affinché il curatore fissi tariffe orarie più basse nel bando rispetto a quelle previste nel Project financing di fine 2003, a favore del futuro gestore che partirà da zero senza il peso dei debiti e non avrà alcun obbligo rispetto al passato. Si è riservato, però, di fissare alcuni paletti per l’individuazione del nuovo soggetto.
«Cedere l’azienda - riconosce il vicesindaco Giovanni Buvoli - era l’unico modo per garantire l’apertura della struttura che ha una funzione pubblica importante e per far sì che il nuovo acquirente sia in grado di sostenere un impegno così gravoso. L’alternativa era la chiusura del Palabam e l’avvio di lunghi contenziosi». La parola passa ora al curatore Stefano Stringa che dovrà redigere il bando di gara fissando la base d’asta (impossibile al momento parlare di cifre, ma è presumibile che si tratti di milioni di euro). L’obiettivo è avere il nuovo gestore prima della chiusura dell’esercizio provvisorio.
«Come giunta - spiega Buvoli - abbiamo valutato che la cessione della concessione, patrimonio dell’azienda, fosse idonea a garantire l’interesse pubblico così come lo è l’esercizio provvisorio. Al curatore abbiamo acconsentito di applicare tariffe meno alte per l’utilizzo della struttura rispetto a quelle fissate dal Project proprio perché il nuovo gestore inizierà senza debiti visto che quelli vecchi se li accollerà la curatela e, quindi, si ritroverà un’azienda sana, tant’è che al momento della cessione verranno cancellate anche le due ipoteche bancarie che gravano sul diritto di superficie».
Il Comune, però, ha voluto dire la sua nella scelta di chi subentrerà a Palamantova, fissando una serie di paletti. «Innanzitutto - dice il vicesindaco - chi subentrerà dovrà avere gli stessi requisiti previsti dal vecchio bando di Project financing: dovrà avere un fatturato medio non inferiore al 10% dell’investimento che si sobbarcherà per avere il Palabam; un capitale sociale non inferiore al 5% di quell’investimento e negli ultimi cinque anni dovrà aver svolto servizi affini a quelli svolti nel Palabam per un impronto non inferiore al 5% sempre dell’investimento». Non solo. Via Roma ha chiesto che alla gara si applichino tutte le regole, molto rigide, di partecipazione previste per gli appalti pubblici, tra cui il possesso della certificazione antimafia. «Entro 30 giorni dall’aggiudicazione - ricorda Buvoli - il vincitore dovrà stipulare una polizza assicurativa annuale sul Palabam di almeno 9 milioni di euro che escluda il Comune da ogni responsabilità».
In attesa del nuovo gestore il Comune continuerà, almeno sino al 30 giugno, ad accollarsi le utenze di acqua, gas e luce, in modo che l’attività del Palabam, tra concerti e partite della Dinamica basket, prosegua senza scossoni. «Se entro giugno l’azienda non sarà venduta- chiude il vicesindaco - vedremo con il curatore il da farsi, fermo restando che l’estate è la stagione meno impegnativa per la gestione dell’impianto visto che non ci sono i costi di riscaldamento da sostenere e l’utilizzo è minore».
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