In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Ceresara, altra cassa integrazione per 95 dipendenti di Csp

Nel calzificio di Ceresara sette settimane di stop a rotazione in alcuni reparti. Nuovo ricorso agli ammortizzatori a meno di un anno dai 55 licenziamenti

di Monica Viviani
1 minuto di lettura

CERESARA. Nuova cassa integrazione ordinaria per i lavoratori di Csp International a Ceresara. Scattato a metà febbraio, l’ammortizzatore è stato attivato per 95 dipendenti (su un totale di circa 290), di cui una decina di impiegati, per la durata di sette settimane e riguarda alcuni reparti come quello di tintoria. Un provvedimento temporaneo quello preso dal calzificio che vedrà nel complesso sei giorni di stop (spalmati nell’arco di un paio di mesi) per ogni lavoratore coinvolto.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Tra crisi e lavoro a rischio: vince ancora l’indecisione]]

Una decisione che comunque arriva a distanza di meno di un anno dagli ultimi 55 esuberi del gruppo quotato alla Borsa Italiana, specializzato nella produzione di calze, collant, intimo, costumi da bagno, maglieria e articoli moda con i marchi Sanpellegrino, Oroblù, Lepel, Le Bourget, Liberti, Well e Cagi: era il 1° aprile 2017 quando venne aperta una procedura di licenziamento collettivo per 75 esuberi dello stabilimento di Ceresara ridotti poi «a 55 unità - scrive l’azienda stessa nella relazione semestrale del 30 giugno scorso - anche grazie alla condivisione con le rappresentanze sindacali e con le maestranze di processi di trasformazione del rapporto di lavoro, da tempo pieno a tempo parziale, che hanno coinvolto in maniera partecipata il complesso dei dipendenti nei reparti interessati».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Sì dalla Regione al piano esuberi Csp]]

In sostanza l’andamento recessivo dei mercati di riferimento non aveva consentito «di proseguire con le manovre di contenimento dei costi precedentemente attivate- aveva spiegato il calzificio - pertanto si è deciso di procedere con la ristrutturazione del personale della sede di Ceresara, con l’obiettivo di riequilibrare l’organico aziendale rispetto a i livelli di domanda attesa del mercato e rilanciare la competitività dell’intero gruppo». Di qui i 55 licenziamenti che hanno visto attivarsi il tavolo costituito da Solco, Provincia, Comune di Ceresara, Cgil, Cisl, Uil, Irecoop, Mestieri Lombardia, Ial Lombardia, Manpower con un progetto di riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori che è stato di recente ammesso a un finanziamento regionale per 121mila euro.

«Nei prossimi mesi - aveva annunciato poi Csp a giugno - il gruppo sarà fortemente impegnato nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione che segue la ristrutturazione appena attuata, oltre che nell’integrazione della neo-acquista Perofil». Integrazione sancita il 20 febbraio con la stipula dell’atto di fusione per incorporazione della società interamente controllata Perofil Fashion Srl in Csp International Fashion Group.

Per conoscere le nuove strategie aziendali bisognerà ora attendere il 23 marzo quando il consiglio di amministrazione sarà chiamato ad approvare il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
 

I commenti dei lettori