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Processo alla casa di riposo Boni. Ecco le accuse ai dieci indagati

Suzzara. La Rsa nel mirino della magistratura. L’ipotesi: lesioni e abbandono di anziani. Contestati diversi episodi che avrebbero minato la salute di una decina di persone ricoverate

di Giancarlo Oliani
1 minuto di lettura

SUZZARA. Casa di riposo Boni di Suzzara: dopo una lunga serie di rinvii la procura di Mantova ha presentato ieri mattina al giudice per le indagini preliminari Gilberto Casari le imputazioni corrette nei confronti di ognuno dei dieci imputati per abbandono e lesioni.

Si tratta di Tiziana Gualtieri, presidente del consiglio d’amministrazione e datore di lavoro della Fondazione, Giuliana Guastaroba, responsabile del servizio di protezione e prevenzione, Antonella Paini, infermiera, professionale, Nicoletta Soliani, infermiera professionale, Stefano Varlese, infermiere professionale, Mailinda Farataj, operatore socio sanitario, Guido Milani, direttore sanitario, Roberto Affini, direttore sanitario, Cesare Coppola, medico geriatra, Remo Tedesco, direttore generale.

Sono tutti accusati, in concorso tra loro, d’aver abbandonato alcuni degli ospiti della casa di riposo: persone incapaci di provvedere a se stesse per vecchiaia o per malattia.

Persone delle quali avevano la responsabilità per la cura e la custodia. Con il loro operato avrebbero esposto alcuni operatori e anziani a pericoli per la loro incolumità e salute, oltre ad aver provocato, in alcuni casi, anche lesioni personali.

Ma vediamo in sintesi alcune delle singole contestazioni. La presidente del consiglio d’amministrazione Tiziana Gualtieri avrebbe omesso di svolgere l’azione di vigilanza. Giuliana Guastaroba, quale responsabile del servizio di protezione e prevenzione, non avrebbe provveduto a informare i dipendenti circa la presenza di rischio biologico e non avrebbe predisposto misure preventive per evitare cadute.

Antonella Paini, capo sala della Rsa, nonostante la segnalazioni di alcuni operatori avrebbe alzato dal letto un’anziana ospite che poi ha perso coscienza e il giorno dopo è deceduta. In turno quella mattina c’erano anche gli infermieri Nicoletta Soliani e Stefano Varlise. E ancora il direttore sanitario della Rsa Roberto Affini è accusato di non aver impedito al figlio di un ospite di praticare un clistere al padre e aver omesso di predisporre di misure preventive adatte ad evitare le cadute degli ospiti. Un’anziana, secondo l’indagine della procura, era stata lasciata sola sulle sedia a rotelle, anche durante il pomeriggio, medicandola poi per le piaghe da decubito in modo non adeguato.

Episodi avvenuti dal 2011 al 31 dicembre del 2013 che avrebbero minato la salute di una decina di ospiti.

Alla prossima udienza il giudice Casari, alla luce di questi nuovi capi d’imputazione, deciderà la sorte degli imputati: se rinviarli a giudizio o archiviare.
 

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