Giovani mantovani in viaggio in Europa a caccia di idee
Mantova-Europa andata e ritorno: ecco il welfare secondo Sofia, Paolo e Alice
di Igor CipollinaMANTOVA. In valigia metteranno l’entusiasmo dei vent’anni e la soddisfazione di essere stati interpellati in un mondo di adulti che, spesso, i giovani li tiene a distanza di sicurezza, tracciando perimetri e confini. Il 31 Sofia, Paolo e Alice s’imbarcheranno alla volta di Stoccolma, quindi faranno tappa in Danimarca e, infine, planeranno nei Paesi Bassi, per poi tornare a Mantova il 7 aprile. Ognuno con un’idea innovativa da declinare localmente.
Sofia, Paolo e Alice sono i vincitori del concorso lanciato da “Generazione Boomerang”, progetto finanziato Fondazione Cariplo. Generazione boomerang perché figlia della boom generation, ma senza l’orizzonte di opportunità che si offriva ai genitori. Oggi che l’ascensore sociale s’è rotto e il lavoro è un singhiozzo, si è spesso costretti a tornare indietro lungo la strada dell'autonomia. Come un boomerang.
Ma l’immagine può tracciare anche una rotta positiva: si va lontano per poi riportare a casa la ricchezza di ciò che si è visto. Il concorso, dunque: ai giovani è stato chiesto di pescare in giro per l’Europa spunti di esperienze da condensare in un video di pochi minuti. «I vincitori sono stati selezionati per l’innovatività delle loro proposte, la replicabilità di quello che vedranno e l’interesse che possono generare nella collettività – riferisce l’assessore al welfare Caprini, coordinatore del progetto – L’idea è che al ritorno dal viaggio venga fatto uno studio di fattibilità con una piattaforma di crowdfunding civico per coprire i costi».
Con i suoi 18 anni Sofia Pasotto è la più giovane del terzetto, frequenta l’ultimo anno del Virgilio e guiderà i compagni in un quartiere di Stoccolma dove si è riusciti a bonificare i canali. Cresciuta all’aria aperta, nella casa dei nonni a Rivalta, Sofia aveva letto di questo quartiere nel 2011, sfogliando l’inserto femminile del Corriere della Sera, e l’articolo se l’è conservato per tutto questo tempo. «Da grande? Vorrei lavorare viaggiando».
Paolo Levoni di anni ne ha 20 tondi: dopo il liceo artistico si era iscritto alla Iulm, poi ha deciso di assecondare la passione per il teatro e adesso studia per entrare alla scuola Paolo Grassi o all’Accademia Silvio D’Amico, oppure alla Non-scuola di Ravenna. Intanto porterà Sofia e Alice a Holstebro, in Danimarca (dove Barba trasferì il suo Odin Teatret) per studiare la gestione partecipata del tempo scolastico. Da grande si vede «a girare per i palcoscenici d’Italia, in bici e con la tenda».
Alice Galli, 21 anni, studentessa di filosofia, ha saputo del concorso durante il suo stage estivo alla Gazzetta. Lei porterà la ciurma a Leeuwarden, dove hanno realizzato un tratto di ciclabile con carta igienica riciclata. Da grande Alice vorrebbe fare «la giornalista d’inchiesta». Nello zaino metterà la sua Polaroid, che «ti obbliga a selezionare i ricordi». Altro che selfie.
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