Palabam a prezzo di saldo: via al bando per il gestore
Il curatore fallimentare della società Palamantova pronto per l’asta a fine marzo. Sessantamila euro all’anno per avere l’impianto. E le tariffe saranno abbassate
di Sandro MortariMANTOVA. Un Palabam a prezzo di saldo. È ciò che si prospetta con il bando di gara che il curatore fallimentare della Palamantova, la società che aveva in gestione la struttura polifunzionale di Boccabusa, sta preparando per trovare il nuovo gestore. L’intenzione di Stefano Stringa è di pubblicarlo tra la fine di marzo e i primi di aprile per garantire al più presto l’apertura dell’impianto oltre il 30 giugno, quando scadrà l’esercizio provvisorio autorizzato dal Tribunale di Mantova.
All’asta andrà il diritto di superficie del Palabam fino all’8 agosto 2033, data di scadenza della vecchia concessione affidata con il Project financing di fine 2003. Il curatore ha già definito la cifra che sarà messa a base d’asta: poco più di 900mila euro per i prossimi 15 anni, che consentirà al vincitore di usufruire sia del palazzetto che degli annessi spazi Gran teatro e Gusto.
Si tratterebbe di poco più di 60mila euro all’anno che, addirittura, potrebbero scendere del 25%. Stringa, infatti, si sarebbe detto pronto a valutare anche offerte inferiori di un quarto sulla base d’asta. In più il curatore ha apportato un taglio deciso alle tariffe che, in base al Project, venivano applicate dalla vecchia gestione e che oggettivamente erano troppo alte e, quindi, fuori mercato. Con l’ok per la messa all’asta della concessione era arrivato, infatti, dal Comune anche il via libera per tariffe più competitive. Per esempio, un giorno d’affitto del palazzetto passerà da 44mila (peraltro mai applicato) a 6mila euro.
Il Gusto, non considerato dalle vecchie tariffe, potrà essere affittato a 2mila euro al giorno, mentre il Gran teatro a 50 euro all’ora e a 3mila euro al giorno per uso spettacoli. I contratti annuali con le società sportive per l’utilizzo del campo di gioco verranno valutati caso per caso. Tra canone e tariffe, per il futuro gestore la partita potrebbe rivelarsi di grande interesse visto che i debiti pregressi se li accollerà la curatela (al momento della cessione verranno anche cancellate le due ipoteche bancarie che gravano sul diritto di superficie).
Non solo. Con la gara verranno ceduti al vincitore tutti i beni mobili, oltre ai contratti in corso con il ristorante cinese e con il Comune per quanto riguarda le utenze di gas e luce (in cambio, quest’ultimo, di un certo numero di giornate di utilizzo della struttura da parte dell’ente locale). Nel bando entreranno quei «paletti» che il Comune ha preteso per rendere la gara più trasparente possibile.
Chi subentrerà dovrà avere gli stessi requisiti previsti dal vecchio bando di project financing: fatturato medio non inferiore al 10% dell’investimento che si sobbarcherà per avere il Palabam; capitale sociale non inferiore al 5% dell’investimento; aver svolto servizi affini a quelli svolti nel Palabam negli ultimi 5 anni per un importo non inferiore al 5% dell’investimento. Alla gara verranno applicate le regole di partecipazione previste per gli appalti pubblici e chi vincerà avrà l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa sull’impianto di almeno 9 milioni di euro.
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