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Scintille in aula sul bilancio, le minoranze disertano

Protesta delle opposizioni: «Il consiglio comunale non è regolare». Tutto nasce dalla precedente riunione dei capigruppo: «Numero insufficiente»

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GUIDIZZOLO. Le minoranze di Guidizzolo abbandonano l’aula del consiglio comunale e non partecipano alla votazione del bilancio. L’accusa di Pd, M5S e Guidizzolo in Comune è quella che il consiglio non fosse regolare.

La questione risale alla convocazione della riunione dei capigruppo che, come è noto, è il momento in cui si decide la struttura del consiglio comunale, l’ordine del giorno, data e orario.

«A quella riunione – sostengono le minoranze – era presente un solo capogruppo e il presidente del consiglio comunale. Il regolamento è chiaro, e cioè è richiesta la presenza di due capigruppo perché la riunione sia valida».

L’ex sindaco Sergio Desiderati ricorda che «alla riunione era presente solo la capogruppo del mio gruppo, e cioè Rosalba Bombana. Il regolamento è chiaro, ne servono due. A maggior ragione, visto che si trattava di un consiglio importante, con venti punti all’ordine del giorno e, soprattutto, con il bilancio e le tariffe rifiuti. Per quanto ci riguarda, dunque, il consiglio non è regolare perché nato da una riunione non regolare». Roberta Pasetti di M5S rafforza quanto già detto da Desiderati: «C’è un regolamento e questo deve essere rispettato, altrimenti perché darci delle regole? All’articolo 11 e 12 del nostro regolamento è chiara la questione, per questo abbiamo deciso di uscire».

La Pasetti, poi, si fermerà al Consiglio «perché nei venti punti era prevista la discussione di due mozioni prenotate da M5S e così mi sono fermata tra il pubblico». Il consiglio, dunque, è proceduto a spron battuto e i venti punti sono stati votati solo dalla maggioranza senza nessuna discussione. Un’ultima nota riguarda il fatto che le minoranze denunciano che «l’aver convocato un consiglio così importante la sera del Giovedì Santo non ci è sembrato rispettoso delle sensibilità religiose di alcuni membri del consiglio».

Luca Cremonesi
 

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