Csp, i ricavi 2017 tengono ma la calza è in picchiata
Il gruppo di Ceresara approva i dati preliminari: fatturato in crescita dello 0,9%. Intimo e maglieria sostengono le vendite grazie al nuovo ingresso di Perofil
CERESARA. Ricavi in lieve aumento grazie a intimo, maglieria e costumi da bagno e nonostante la crisi delle calza per Csp International, il gruppo di Ceresara quotato in borsa che di recente ha dovuto riaprire la cassa integrazione ordinaria per alcuni reparti dello stabilimento mantovano. Il consiglio di amministrazione ha approvato i dati preliminari di vendita relativi all’esercizio 2017 in attesa del 26 aprile quando procederà all’approvazione del progetto di bilancio 2017.
Produttrice di calze, collant, intimo, costumi da bagno, maglieria e articoli moda (con i marchi Sanpellegrino, Oroblù, Lepel, Le Bourget, Liberti, Well, Cagi, Perofil e Luna di Seta), Csp ha visto nel 2017 i ricavi netti passare da 126,2 a 127,3 milioni di euro con un incremento dello 0,9% rispetto all’esercizio precedente. «Il dato di fatturato consolidato - si legge in una nota dell’azienda - è il risultato di un andamento particolarmente sfavorevole dei mercati di riferimento del gruppo, soprattutto in Francia, controbilanciato dall’inserimento nel perimetro di consolidamento della controllata Perofil Fashion Srl, a partire dal 10 maggio 2017. Il confronto con l’esercizio 2016 va quindi effettuato tenendo conto dell’apporto della neoacquisita». E il fatturato dei marchi di Perofil nei circa sette mesi consolidati è stato pari a 8 milioni di euro.
Nel dettaglio il fatturato della calzetteria ha registrato un decremento di 8 milioni di euro (8,8%) rispetto all’esercizio precedente; l’incidenza della merceologia sul fatturato totale è passata dal 72% al 65,2%. «Il decremento è principalmente dovuto - spiega l’azienda - alla sensibile contrazione delle vendite sul mercato francese». Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, passano invece da 24,2 a 26,9 milioni , registrando un aumento dell’11,1%. Anche i prodotti di maglieria e intimo hanno registrato una crescita del 57,2%, passando da 11,1 a 17,5 milioni: incremento dovuto principalmente al fatturato di Perofil, pari a 5,8 milioni per la merceologia intimo e maglieria.
Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento positivo per Oroblù (+2,8%) e Lepel (+7,9%). Well ha registrato un decremento delle vendite dell’8%, passando da 51,2 milioni a 47,1 milioni di euro. Le Bourget ha registrato un decremento del 10%, passando da 26,8 a 24,1 milioni. Sanpellegrino ha rilevato un fatturato di 5,6 milioni di euro (in diminuzione del 9,5%) mentre il marchio Cagi è diminuito del 4,5%. Le vendite di Liberti sono rimaste invece in linea con l’esercizio precedente. Il fatturato dei marchi Perofil Fashion Srl, relativo a 7 mesi di vendita, è di 5,4 milioni di euro per il marchio Perofil, a 1,4 milioni di euro per i l marchio Luna di Seta ed a un milione per Bikkembergs in licenza.
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