Precipitò dalla finestra. Tre condanne a 18 mesi
La pena inflitta al medico e a due dirigenti della società Sereni Orizzonti Erano finiti a processo per omicidio colposo.
di Giancarlo OlianiREVERE. Un anno e sei mesi di reclusione: è questa la pena inflitta dal giudice Ivano Brigantini ai tre imputati finiti a processo per la morte dell’85enne Ernesto Tellini, ospite della casa di riposo di Revere. Due, all’epoca dei fatti, erano ai vertici della società Sereni Orizzonti che, fino all’ottobre 2016, ha gestito la struttura assistenziale. Si tratta del legale rappresentante Valentino Bortolucci e di Franca Altamura, direttore generale delegato della residenza sanitaria. A questi si aggiunge l’ allora direttore sanitario Giovanni Bodo Corona.
La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di ieri al termine di una lunga camera di consiglio. Per i tre imputati il pubblico ministero Paola Reggiani ha chiesto due anni e due mesi.
La difesa però non si rassegna. «Aspetteremo le motivazioni - commenta l’avvocato Fausto Discepolo del foro di Udine - e poi sicuramente faremo appello. Ribadisco ciò che abbiamo sostenuto nel corso dell’intero processo. E cioè che la società ha rispettato tutte le normative fornendo un’assistenza qualificata. Quello che è accaduto ritengo sia stata una fatalità. Chi poteva immaginare che un 85enne potesse superare un parapetto alto un metro e venti».
Ricordiamo che tutti gli imputati erano accusati di omicidio colposo per la morte dell’anziano, precipitato dalla finestra della sua stanza, da un’altezza di quasi quattro metri e poi deceduto.
La figlia aveva presentato un esposto all’Ats, nel quale denunciava una serie di irregolarità. A seguito di quell’esposto gli ispettori avevano effettuato accertamenti sia sulla struttura che sull’assistenza fornita agli ospiti: quest&ultima era risultata particolarmente carente. Gli organi di controllo avevano evidenziato gravi irregolarità sia nella custodia dell’ospite che nella somministrazione dei farmaci che gli erano stati prescritti.
Prima di cadere nel vuoto, Tellini era riuscito a fuggire dalla casa di riposo due volte e per due volte si era ferito. Durante il ricovero all’ ospedale di Pieve di Coriano i medici avevano prescritto alcuni farmaci salvavita che, stando alla testimonianza della funzionaria dell’Ats, non sono ma stati dati all’anziano.
Carenze sono state rilevate anche nella documentazione medica. Tellini aveva una stanza tutta per sé e quel giorno - era il 28 febbraio 2015 - aveva scavalcato la finestra forse per tentare l’ennesima fuga servendosi del canale di gronda. Ma è caduto battendo la testa. A ritrovarlo sui gradini d’ingresso un infermiere. Ma era troppo tardi.
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