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La gioia degli alpini nel 60esimo della nascita del gruppo

«Ringrazio le autorità civili, religiose e militari presenti. E’ emozionante vedere piazza XX Settembre gremita di alpini accorsi in questa occasione con il cuore pieno del vostro coraggio». Sono le parole del primo cittadino di Asola, Raffaele Favalli, in occasione del proseguimento dei festeggiamenti realizzati per il 60° di fondazione del gruppo alpini di Asola, festa sezionale di Cremona e Mantova

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ASOLA. «Ringrazio le autorità civili, religiose e militari presenti. E’ emozionante vedere piazza XX Settembre gremita di alpini accorsi in questa occasione con il cuore pieno del vostro coraggio».

Alpini, festa per il 60esimo della fondazione del gruppp di Asola



Sono queste le parole del primo cittadino di Asola, Raffaele Favalli, in occasione del proseguimento dei festeggiamenti realizzati per il 60° di fondazione del gruppo alpini di Asola, festa sezionale di Cremona e Mantova. A seguito della grande partecipazione di pubblico vista sabato per l’inaugurazione della mostra e il concerto la sera del coro Ana di Cremona in auditorium, ieri la mattinata è iniziata presto.

Svariate auto e anche un pullman hanno affollato il piazzale adiacente la casetta degli alpini per il raduno mattutino, alle 8, fatto di saluti, ritrovi e dell’immancabile ristoro organizzato negli spazi interni della struttura. Tutti riuniti poi, per l’emozionante momento dell’alzabandiera, nel giardino dell’edificio, accompagnato dalle note dell’inno d’Italia suonato dalla banda degli alpini sezione di Cremona.

Tanti i sindaci accorsi per i festeggiamenti, altrettante le sezioni, come le vicine Castel Goffredo, Casaloldo, in aggiunta a Calvisano, Pavia, Bergamo, Crema, Cuneo, Cremona, Parma, Ghedi, Rivalta sul Mincio, Piacenza, Solignano, Monza, solo per citarne alcune. Presente anche la madrina dell’evento, Lina Galeotti, figlia di Franco, l’alpino che ha desiderato fortemente la costruzione della casa.

«Sono onorata di essere qui per proseguire in questo weekend di festeggiamenti - ha raccontato Lina - Mio padre è stato uno dei fondatori del gruppo di Asola e il suo più grande desiderio era quello che l’associazione potesse avere un luogo di ritrovo. Ricordo che era tornato dal Friuli con una casetta approssimativa, come quelle dei terremotati, in attesa che il comune potesse dare l’ok alla costruzione di una vera struttura».

La mattinata è poi proseguita con la sfilata in paese, la deposizione della corona al monumento dei caduti nei giardini Ardigò e l’arrivo, poi, in piazza XX Settembre per i discorsi delle varie autorità presenti terminati a gran voce con “Viva l’Italia, viva gli Alpini!”. A seguito della messa in cattedrale e il successivo ammainabandiera, la giornata si è conclusa con un pranzo in compagnia al ristorante “Quattro Strade”.(Valentina Gobbi)
 

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