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Attirare aziende: azioni condivise per cinque Comuni

Previsti sgravi fiscali e scrivania telematica. Nel progetto San Benedetto Po, Quistello, San Giacomo e Sermide e Felonica

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SAN BENEDETTO PO. Quattro Comuni dell’Oltrepò stanno mettendo insieme alcune azioni per rendere il loro territorio più attrattivo per l’insediamento di nuove aziende o l’ampliamento di quelle già esistenti.

Si tratta di San Benedetto Po, Quistello, San Giacomo delle Segnate, Sermide e Felonica, risultati vincitori del bando “Attract”, promosso dalla Regione. Il sindaco Roberto Lasagna, di concerto con Lara Selogna, Auro Codifava e Paolo Calzolari in rappresentanza dei rispettivi enti, ha convocato una riunione informale in sala consiliare a San Benedetto Po per presentare al mondo produttivo, in particolare a quello artigianale, le novità positive che i Comuni hanno deliberato secondo le direttive del bando.

«È una svolta epocale – ha affermato Lasagna – in quanto apre una fase di collaborazione tra le amministrazioni locali e tra queste e le associazioni di categoria, a favore di chi intende investire». Anche Lorenzo Capelli, presidente di Confartigianato, ha ribadito il cambio di passo – un vero cambiamento culturale – che le tre associazioni delle piccole e medie imprese mantovane sostengono con il favore della Camera di Commercio.

Nel dettaglio le novità principali riguardano aspetti organizzativi e tecnologici che rimarranno come capitale umano e innovativo anche al di là dei 36 mesi previsti dal bando.

Alla fase preliminare della mappatura delle aree, segue l’accompagnamento da parte dei Comuni, che si traduce in agevolazioni fiscali sulle tasse (Imu, Tasi, Tari) e sugli oneri di urbanizzazione; nella presenza di un referente unico, preparato dalla Regione per il disbrigo delle pratiche burocratiche; nella certezza dei tempi per il rilascio dei procedimenti autorizzativi; nella semplificazione della gestione dei pagamenti; nell’introduzione della scrivania telematica, cioè di una piattaforma informatica su cui andrà caricata la documentazione dell’attività e dalla quale i vari enti potranno pescare i dati utili.

Per San Benedetto Po le opportunità insediative previste dal piano sono quattro, di cui una è l’ex infermeria monastica per la quale è in progetto una rifunzionalizzazione per un ampliamento degli spazi ricettivi e l’inserimento della ristorazione. Una seconda area corrisponde all’ex Lombarda prefabbricati; altre due, con un costo al metro quadro favorevole, sono in prossimità del ponte sul Po. Questi spazi, come pure per gli altri Comuni, saranno resi più appetibili dal collegamento alla banda larga e, per San Benedetto Po, anche al teleriscaldamento.

«Queste innovazioni – ha concluso Lasagna – richiedono infrastrutture efficienti per le quali cominciamo ad avere prospettive positive, come per il ponte sul Po e della Pope, su cui c’è l’impegno della Provincia». (o.c.)
 

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