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Un maestro di coraggio, il paese omaggia l’eroe

L’inaugurazione del monumento dedicato ad Anselmo Cessi. Don Telò: «Per lui l’educazione era l’antidoto contro l’odio: e non ci rinunciò»

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CASTEL GOFFREDO. Castel Goffredo ricorda il maestro Anselmo Cessi, e lo fa inaugurando un monumento all’inizio della strada che a lui fu intitolata: si tratta di uno spazio che oltre che celebrare il martire goffredese con una stele decorata dal il ritratto di Cessi scolpito dal maestro Andrea Jori, è anche aperto ai cittadini con panchine e l’ombra degli ippocastani a ripararle dalla calura estiva.

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Cessi è passato alla storia di Castel Goffredo e dell’antifascismo mantovano perché fu ucciso da alcuni appartenenti ad una squadraccia fascista mentre rientrava a casa la sera del 19 settembre 1926. La sua unica colpa fu quella di essersi opposto alla volontà del partito di Mussolini, che pretendeva di essere egemone in tutto, compresa l’educazione dei ragazzi a cui Cessi si era votato. Proprio per affrontare la figura del maestro l’amministrazione comunale ha organizzato per il 24 sera un incontro in cui don Giovanni Telò, direttore del settimanale della diocesi, ha spiegato non solo le ragioni che portarono all’uccisione, ma anche quale fosse la posizione dei cattolici in quegli anni del fascismo ruggente.

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«Era un insegnante fiero – ha raccontato don Telò ai molti intervenuti alla conferenza – vedeva soprattutto nell’azione educativa verso i più giovani la chiave per la sconfitta delle idee di odio che andavano diffondendosi in quegli anni. Cessi pagò il non voler arretrare nemmeno di un millimetro davanti alle barbare imposizioni del Regime difendendo il diritto a professare le proprie idee, esprimendole nel concreto della vita quotidiana».

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L’inaugurazione del monumento è stata molto sentita, e rappresenta uno degli ultimi atti della amministrazione Posenato che da mesi lavora per dedicare a Cessi uno spazio che lo consegni  alla storia goffredese.La manifestazione è proseguita poi verso il monumento ai Caduti, dove si è tenuto il tradizionale alzabandiera con il ricordo sia dei Caduti in guerra che di quelli morti per la libertà.

Vincenzo Bruno
 

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