Biblioteca, giardini e piste ciclabili. Le idee dei cittadini
Sul piatto 200mila euro da investire in opere pubbliche. In cima alla lista c’è il Baratta: «Va rinfrescato e valorizzato»
di Igor CipollinaMANTOVA. C’è chi vorrebbe dei “dispenser di cultura”, distributori automatici di storie, poesie e informazioni su Mantova da collocare nei punti strategici della città, «per ingannare piacevolmente l’attesa» di un bus o di un amico. E chi pretende fognature migliori per il proprio spicchio di strada. Quelli che reclamano «più sicurezza per i bambini», ma senza poi agganciare lo slogan a una proposta concreta, e gli altri che sognano di portare “Il torneo-battaglia di Louvezerp” fuori da Corte Vecchia, proiettando l’affresco del Pisanello sulla facciata del Ducale. Un richiamo «a rivivere il passato della nostra città».
Sono più di trenta le idee già finite nella rete del bilancio partecipativo 2018: per candidare la proprio priorità c’è tempo fino al 20 maggio, quindi, al termine della raccolta, tutte le proposte saranno discusse su quattro tavoli di confronto, per assemblare le idee simili e operare una prima scrematura (il 9 giugno). Verrà poi il tempo dell’analisi di fattibilità, a cura dei tecnici del Comune, seguito dalla votazione dei cittadini, secondo momento di coinvolgimento attivo. A chiudere il cerchio, l’inserimento dei progetti “vincenti” nel bilancio di previsione 2018-2020. Uno o più a seconda dell’investimento necessario.
Passo indietro: bilancio partecipativo significa che il Comune ha accettato di riservare una quota del proprio bilancio (200mila euro) alle priorità segnalate dai singoli cittadini, recuperando così gli umori e il sentimento della città, sempre più sfilacciati dopo la liquefazione delle circoscrizioni e il naufragio dei grandi partiti, che filtravano e mediavano. Un esercizio di democrazia diretta che sollecita i cittadini a uscire dal perimetro di casa, strada, quartiere per affermare il proprio interesse. Esercizio imperfetto, come la declinazione stessa del concetto di democrazia, ma sempre utile a misurarsi con un processo di governo orientato dal basso.
Esercizio vivace, anche, come emerge dalle idee pubblicate online sul portale mantova.bipart.it. Idee che per essere ammesse devono rispondere a un interesse collettivo, nel campo delle opere pubbliche. Volendo azzardare una graduatoria parzialissima, al momento vincono le proposte che si concentrano sulla biblioteca Baratta: c’è chi chiede l’aria condizionata anche nella sala lettura di riviste e quotidiani, chi sostituirebbe i tavoli e rivisiterebbe lo spazio («per aumentare l’ergonomicità e la comodità durante lo studio»), chi valorizzerebbe il giardino, facendone «un contenitore per produrre cultura in primavera/estate».
Qualcuno vedrebbe di buon occhio anche una portineria permanente, per evitare che il complesso del Baratta «perda la sua mission di luogo di cultura, memoria e formazione». La cittadina Anna vorrebbe la biblioteca aperta anche la domenica. Più in generale, è avvertita l’esigenza di dare una rinfrescata, ritinteggiando i muri e riparando i pavimenti scheggiati.
A livello di categorie, vanno forte ciclabili e giardini. Daniele, ad esempio, sollecita il collegamento della ciclopedonale del cavalcavia con quella di viale Pompilio, Maria Rosa propone invece di rendere «più accogliente e funzionale» la pista di Te Brunetti, in via Visi, sistemando alcune panchine lungo il percorso. Matteo vorrebbe salvare l’area verde del Lago Paiolo dalla minaccia del cemento creando un bosco-giardino di fronte all’ospedale nuovo, «in modo da estendere anche nella zona Sud-Est di Mantova la cintura periurbana dei boschi cittadini». Alessia è in pena per il parco della scienza di viale Mincio, sulla sponda del Lago di Mezzo, cariato dagli anni e dai vandali: «Con un modesto investimento si potrebbero installare nuovi exhibit interattivi realizzati appositamente per questo tipo di parchi, per continuare a dare un servizio alle scuole e ai cittadini grandi e piccoli che, giocando, scoprono la scienza».
Verde e sicura, amica dei bambini e da attraversare sui pedali. Al di là di come andranno le votazioni, è già una fotografia. Una bella fotografia.
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