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A Bozzolo il robot per tornare a camminare

Riabilitazione post ictus e per le malattie neurologiche. Anche la realtà virtuale in stile playstation

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BOZZOLO. È in piena attività, all’ospedale di Bozzolo il robot esoscheletrico per la riabilitazione del cammino. L’apparecchiatura di ultima generazione, consegnata al personale della struttura negli ultimi mesi, contribuisce a sviluppare la dotazione elettromedicale per la riabilitazione specialistica neuromotoria. Si tratta di uno strumento del valore di 380mila euro, sostenuti grazie a un contributo di Fondazione Cariverona pari a 200mila euro.

Il macchinario, in grado di erogare circa 2mila prestazioni all’anno, viene utilizzato per la riabilitazione di soggetti affetti da complicanze dovute a lesioni del sistema nervoso centrale e periferico.

Tra le malattie più frequenti che causano deficit della deambulazione vi sono l’ictus cerebrale, la sclerosi multipla, le para e tetraplegie, i traumi cranici , il morbo di Parkinson e le patologie neurodegenerative, le neuropatie periferiche di natura ereditaria o acquisita.

«L’impossibilità di camminare – spiega Francesco Ferraro, primario del reparto di Riabilitazione Specialistica Neuromotoria del presidio di Bozzolo – limita fortemente l’autonomia del soggetto e ha conseguenze cliniche negative su tutto l’organismo quali riduzione della forza muscolare e del contenuto di calcio nelle ossa, compromissione del ritorno venoso, retrazioni muscolo-tendinee, accentuazione della spasticità, alterazioni posturali e dolori inducendo quadri depressivi che pregiudicano la motivazione personale al recupero psico-fisico».

Il robot esoscheletrico permette la mobilizzazione passiva e attiva assistita graduale e controllata degli arti inferiori con un sofisticato sistema computerizzato di controllo che consente di adattare l'intervento del robot in base alle potenzialità del soggetto analizzandone i movimenti. Il cammino avviene in sicurezza in quanto il paziente è sostenuto da una imbragatura che rende possibile dosare il peso del paziente sul tapis roulant dall’allevio di carico quasi completo fino all’appoggio totale.

Il sistema è dotato inoltre di realtà virtuale che mediante l’uso di feedback visivi e acustici dati da giochi interattivi favorisce la partecipazione e la motivazione del paziente al programma riabilitativo. Il robot non sostituisce il lavoro del fisioterapista e i metodi tradizionali ma li integra e li valorizza. La nuova strumentazione è presente in pochi centri italiani.


 

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