Riscaldamento globale ma gelo in Europa: il paradosso dei cambiamenti climatici
Il riscaldamento globale può portare a inverni molto più estremi in Europa: un paradosso? No la causa è il rallentamento senza precedenti della circolazione oceanica AMOC (Atlantic Meridional Overturning Circulation), mai così bassa da più di un millennio, che regola il clima in parte dell’Emisfero settentrionale. Lo scioglimento dei ghiacci al polo Nord ne è la principale causa
Manuela D'AmenMANTOVA. La Circolazione Meridionale Atlantica (AMOC), uno dei principali sistemi di correnti oceaniche mondiali, da cui dipende la Corrente del Golfo che determina il clima qui da noi, sta rallentando. Due nuovi studi indipendenti pubblicati su Nature hanno raggiunto lo stesso risultato: l’indebolimento è del 15%, un evento senza precedenti da almeno 1.600 anni, e il riscaldamento globale causato dall’uomo è responsabile di almeno una parte significativa di questa variazione.
AMOC è di vitale importanza per la regolazione del clima. La Corrente del Golfo porta acqua calda, superficiale dai tropici verso il Polo Nord. Durante il percorso il calore rilasciato all’atmosfera, “riscalda” molti paesi europei. Un esempio lampante: Ottawa in Canada è alla stessa latitudine di Milano, ma a gennaio si registrano temperature tra -6 e – 15°C, decisamente più fredde!
L’acqua giunta al Polo si raffredda, diventa più densa e pesante, si inabissa e origina un circolo di correnti fredde che tornano a sud lungo le coste americane. Ora però il riscaldamento globale riduce il raffreddamento dell’acqua e lo scioglimento dei ghiacci causa l’inondazione della zona di acqua dolce che, meno densa, rallenta la circolazione di AMOC.
Se il rallentamento di AMOC continuasse, i ricercatori temono che si potrebbe verificare un nuovo Younger Dryas: questo evento, circa 14500 anni fa, causò una repentina (nella scala di tempi geologici) glaciazione di parte dell’emisfero settentrionale e fu causato proprio dall'improvviso afflusso di acque fredde e dolci nel Nord Atlantico… Proprio quello che sta succedendo oggi con lo scioglimento dei ghiacci polari.
Ricordate il film del 2004 The day after tomorrow? Era una trasposizione cinematografica degli eventi successivi ad una interruzione della Corrente del Golfo. Effetti speciali catastrofici a parte, il film manteneva un certo realismo di fondo: una modifica al sistema climatico potrebbe davvero raffreddare bruscamente l’Europa nordoccidentale. Nel film i cambiamenti sono avvenuti in pochi giorni o settimane. Questo non è possibile, ma si stima che potrebbe verificarsi in almeno 100 anni. Non sono poi così tanti: sarebbero i nostri nipoti a trovarsi in questa spiacevole situazione.
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