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Parco la Quercia di Suzzara: il Pd lo offre al Comune

La Fondazione Ds: cessione in cambio del pagamento di mutuo e tasse arretrate. L'area per le feste dell'Unità, se resa edificabile, vale circa tre milioni di euro

di Francesco Romani
1 minuto di lettura

SUZZARA. La Fondazione Ds di Mantova ha offerto l’area del parco La Quercia, oltre 30mila metri quadri complessivi, al Comune di Suzzara. L’offerta prevede, in cambio del passaggio di proprietà, l’accollo da parte del Comune dei debiti nei confronti di Banca Mps e la remissione dell’Imu non pagata per i cinque anni fra il 2013 ed il 2017 (circa 50mila euro) e di quella ancora da determinare per l’anno scorso e quello in corso. La proposta è stata notificata ai primi di questo mese. Il Comune non ha ancora preso una decisione in merito.

Il parco La Quercia, dove sino allo scorso anno veniva organizzata la festa provinciale dell’Unità, è nato alla fine degli anni ’80 per capitalizzare in un investimento i fondi derivanti dall’autofinanziamento delle sezioni locali, evitando che venissero in parte assorbiti per sanare i debiti nazionali e devolvendo all’acquisto il ricavato della vendita della storica sede del partito di piazza Castello, il cosiddetto “Cremlino”. Per l’ampliamento e la costruzione dell’auditorium fu acceso nel 2004 un mutuo fondiario di 500mila euro con Mps Banca, gravando il bene di un’ipoteca per 900mila euro.

Dal 2008 difficoltà nel pagamento delle rate portano a diradare le solvenze mentre nel 2013 i beni appartenuti alle federazioni locali vengono attribuiti alla Fondazione Ds, oggi presieduta dalla roverbellese Angiola Rizzini. La stima del valore dei beni confluiti nella Fondazione (datata 2008) è di circa 4 milioni di euro, dei quali la metà costituita dal solo parco La Quercia. L’impossibilità di pagare le rate residue da parte della Fondazione per un totale di 233mila euro (150mila euro di capitale, il resto di interessi) ha fatto scattare a fine febbraio il pignoramento da parte della banca. Attualmente una parte del parco è gestito dal circolo Airone.

«Il complesso immobiliare – scrive la Fondazione al Comune – oltre a rivestire un carattere istituzionale per la Fondazione Ds Mantova, ha assunto in questi anni un valore per la città». Per non disperderlo la Fondazione ha quindi individuato una soluzione «in cui possa trovare vantaggio l’intera cittadinanza di Suzzara».

Soluzione che prevede il passaggio di proprietà, oppure in second’ordine una donazione, al Comune a patto che si intesti il debito residuo e le tasse da pagare.

Ai prezzi di mercato immobiliare, se l’area dovesse essere resa edificabile, il Comune incamererebbe un bene valutabile in circa 3 milioni di euro in cambio del pagamento di circa 300mila euro.
 

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