La scienza degli alimenti: al Festival 18mila presenze
Visitatori in crescita nella seconda edizione della tre giorni di Confagricoltura. Tra gli eventi conclusivi i consigli di Altroconsumo su come fare la spesa
MANTOVA. Attualità, innovazione alimentare, nuove scoperte: si è chiusa con 18mila presenze – in oltre duecento tra conferenze, incontri, laboratori, spettacoli, mostre e attività – la seconda edizione del Food&Science Festival. Tra gli eventi del 20 maggio, una guida acquisto di Altroconsumo. Davanti a un carrello della spesa pieno di prodotti, Simona Ovadia e Antonella Borrometi, esperte dell’associazione, hanno dato alcune preziose indicazioni al pubblico per orientarsi nella giungla delle etichette alimentari.
A proposito di zucchero, Borrometi ha raccontato che «l’organizzazione mondiale della sanità ha segnalato che bisogna ridurlo il più possibile, ma paradossalmente lo scaffale di questo prodotto presenta sempre più alternative». «Lo zucchero – ha osservato – non va demonizzato, ma assunto in quantità moderate. Gli zuccheri alternativi contengono comunque saccarosio: cambia la metodologia di produzione. In alcuni casi questi zuccheri hanno la dicitura “fonte di vitamine e sali minerali”, che è fuorviante».
Altro capitolo, la passata di pomodoro: meglio quella fatta in casa o quella confezionata? «Ad Altroconsumo abbiamo fatto un’analisi – dice Ovadia – e la maggior parte dei prodotti ne è uscita bene». Borrometi ha raccontato che si tratta di un prodotto molto semplice, dalle analisi non sono emersi particolari problemi, se non relativi alla provenienza del pomodoro: «Sull’etichetta troviamo informazioni sul numero di lotto: da qui si può capire quando è stato lavorato (periodo e anno). Bisogna comunque tenere conto che sono prodotti sterilizzati che hanno vita lunghissima. La passata per legge è fatta solo con pomodoro, sale e acido ascorbico».
Con i cereali per la colazione si spalanca un mondo: quali e come sceglierli? «È importante leggere la lista degli ingredienti ricordando che vengono riportati in ordine decrescente in base alla quantità. Importanti anche le tabelle nutrizionali: confrontandole si trovano informazioni molto diverse». Aggiunge Borrometi: «Un altro fattore importante è la porzione assunta. Ci sono dei paradossi, come nel caso di alcuni cereali fitness che contengono più zucchero di altri che non riportano questa dicitura. Molti cereali vantano l’aggiunta di vitamine e sali minerali, ma bisogna ricordarsi che è meglio assumerli da frutta e verdura».
Infine i biscotti: dopo la grande campagna contro l’olio di palma, molte aziende lo hanno eliminato sostituendolo con olio di girasole, dal profilo nutrizionale migliore perché ha meno grassi saturi, o con l’olio di cocco, che invece è molto simile a quello di palma. In molti casi si è tornato a utilizzare il burro. «La scelta migliore? La moderazione».
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