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Ocno, arrivederci da 20mila euro

E' il costo per portarlo in un magazzino Tea.Il sindaco: "E' stato un successo, lo riutilizzeremo nel 2019"

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MANTOVA. Pausa, ieri martedì 22 maggio, a causa del maltempo per i lavori di smantellamento delle piattaforme galleggianti dell’arcipelago di Ocno. Gli operai della Piemme srl di Viareggio, che ha avuto dal Comune l’affidamento diretto del lavoro, dovranno smontare l’installazione artistica di Joseph Grima voluta dalla giunta Palazzi per celebrare la Mantova capitale italiana della cultura. E dovranno poi trasportarla nell’apposito magazzino individuato dal Comune, dove resterà in attesa di un suo riutilizzo. Il Comune ha scelto il capannone di Tea che si trova al Bosco Virgiliano. Lo smontaggio della struttura e il suo ricovero dovranno avvenire in dieci giorni, entro il 31 maggio. Il compenso pattuito con la Piemme srl è di 20.740 euro (Iva compresa).

Le sette piattaforme galleggianti tondeggianti che rievocano le forme dei fiori di loto, tirate in secca a Valletta Valsecchi, nei pressi di Diga Masetti, sono formate da tanti cubi leggeri in plastica tenuti insieme da strutture in legno che si incastrano sino a formare una pavimentazione. Ebbene, si smonteranno uno ad uno quei cubi che poi verranno incellofanati e posti su dei pallets per essere poi ricoverati nel magazzino della Tea. La parte in legno, ammalorata e non più utilizzabile, verrà smaltita e riciclata negli stabilimenti di Saviola.

«Ocno si rifarà il look e tornerà la prossima estate» assicura il sindaco Mattia Palazzi dalla sua pagina di Facebook. «Capita - scrive in un post - che alcune scelte facciano discutere, che piacciano o non piacciano. Nulla di male. Ma i numeri sono numeri e rappresentano più delle polemiche politiche. Le isole di Ocno hanno registrato 18 mila ingressi e sono state usate da oltre trenta associazioni per eventi, sempre partecipati. È stato un progetto inedito per Mantova, abbiamo ‘rischiato’ con una cosa nuova, realizzata con le risorse trovate per Mantova Capitale 2016. Nel 2019 saranno ancora più utilizzate». (Sa.Mor.)


 

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