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Cura del verde in ritardo. Proteste per l’erba alta

Borgo Virgilio. Degrado nel cuore di Cerese, sulle ciclabili e sui cigli delle strade. L’opposizione attacca: «Solo proclami, la giunta trascura l’immagine del paese»

di Matteo Sbarbada
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BORGO VIRGILIO. Anno nuovo, problemi vecchi. Con il ritorno della bella stagione, si affaccia sotto i riflettori il caso della scarsa cura del verde pubblico nel Comune di Borgo Virgilio.

A lanciare l’allarme è il gruppo di opposizione Noi di Borgo Virgilio, che ha raccolto lamentele e segnalazioni dei cittadini. «Per il quarto anno consecutivo - attacca il capogruppo Francesco Dugoni - questa amministrazione non riesce ad organizzare in modo decente la manutenzione del verde pubblico. Risultato disarmante se si considera che l’anno scorso era stata bandita una gara per l’affidamento biennale del servizio verde, ragion per cui, nel 2018, ci si sarebbe aspettati una puntuale attività di manutenzione che invece presenta ancora ritardi e lacune».

Tra le zone dove viene segnalata una situazione di incuria, l’area verde che circonda piazza Aldo Moro, il cuore di Cerese, la ciclabile di via Parenza Bassa e gli spazi occupati dalla vegetazione che affiancano alcune delle strade principali del territorio comunale.

Una situazione simile a quella dello scorso anno, quando già a marzo scattarono le proteste dei residenti. Il servizio venne, poi, affidato ad aprile alla ditta cremonese Cuore Verde, vincitrice del bando biennale da 259mila euro per la cura dei 218mila metri quadrati di verde del comune.

La manutenzione partì a rilento e le lamentele dei cittadini si placarono solo dopo alcune settimane, quando l’intero territorio venne interessato dagli interventi. Il problema si ripresentò nuovamente in estate, con l’amministrazione comunale che fu costretta a fissare una serie di incontri con l’azienda per chiedere migliorie al servizio.

«Se da un lato è apprezzabile che questa amministrazione ambisca a riqualificare aree di importanza storica quali le fortificazioni di Borgoforte e Pietole - prosegue Dugoni - è altrettanto doveroso e meritevole di pari attenzione garantire il decoro urbano col quale quotidianamente il cittadino si confronta. Il rischio è che per inseguire grandi progetti, sperando che non si tratti solo di proclami, alla fine si trascurino i fondamentali del vissuto quotidiano».

Sul tema il gruppo di minoranza promette battaglia. Presentata un’interpellanza che verrà discussa nel consiglio comunale in programma domani sera.

La richiesta è quella di «conoscere le motivazioni di questo stato di abbandono e se sono state rilevate specifiche responsabilità per le quali l’amministrazione intende procedere nei confronti della ditta appaltatrice».

Matteo Sbarbada


 

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