CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Mentre l’amministratore delegato delle Ferrovie, Renato Mazzoncini, conferma ancora una volta che i cantieri per la costruzione della linea ferroviaria ad Alta velocità Brescia-Verona partiranno entro l’anno, scatta un esposto-denuncia alla Corte dei Conti sia della Regione Lombardia sia del Veneto. E poi «un atto di diffida e messa in mora» rivolto al ministero delle Infrastrutture affinché non firmi il contratto con Cepav Due per l’avvio dei lavori sulla Tav Brescia-Verona. Infine, c’è anche un esposto alla prefettura nella speranza che eseguano «adeguati controlli di legalità» sulle società appaltatrici.
L’ultima raffica di azioni giudiziarie avviene a pochi mesi dalla partenza stimata dei cantieri che dovranno iniziare dalla galleria di Lonato, a nord di Castiglione e a seguire da quella di Peschiera-Frassino, sopra Ponti sul Mincio.
L’iter è giunto alle battute finali con la delibera del Cipe del luglio 2017, contro la quale i Comuni di Desenzano del Garda e di Medole si sono costituiti in giudizio accanto ai frontisti, alle associazioni ambientaliste ed agli espropriati.
Ma la novità è costituita dalla diffida che il Coordinamento no Tav Brescia-Verona ha presentato ai prefetti. Motivo? La preoccupazione che la pesantissima crisi aziendale che coinvolge la romana Condotte possa riflettersi sui tempi dei cantieri.
La Società Italia Condotte d’Acque spa, terzo gruppo costruttivo in Italia, ha debiti per 1,8 miliardi ed ha chiesto al tribunale di Roma un concordato preventivo con la possibilità di ristrutturazione del debito. La Condotte possiede i l12% di Cepav Due, l’esecutore materiale della Tav ed il Coordinamento ha chiesto controlli preventivi per evitare che la crisi finanziaria, unita alla ipotesi di corruzione nei confronti del presidente del consiglio di amministrazione di Condotte, in qualche modo possa coinvolgere l’osservanza delle salvaguardie della sicurezza sui cantieri.
Intanto i tecnici di Cepav Due nelle scorse settimane si sono recati a Ponti in vista della futura apertura dei cantieri. «Ci hanno prospettato alcune tempistiche – spiega il sindaco Giorgio Rebuschi – sull’esecuzione delle opere preliminari. Per noi è essenziale che la creazione dell’area di cantiere vada di pari passo con la costruzione delle strade alternative. Questo per evitare che i mezzi d’opera intasino le strade comunali nel momento in cui partiranno i lavori di costruzione della galleria».
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