Mantova: il mercatino di San Barnaba, beneficenza da 15 anni
Nato nel 2003 e conosciutissimo in città, si tiene due volte l’anno e richiama ormai molte persone anche dalla provincia e da fuori
MANTOVA. Mobili, abiti, porcellane, quadri, libri e mille altri oggetti sono passati negli ultimi 15 anni dal mercatino di San Barnaba. Nato nel 2003 e conosciutissimo in città, si tiene due volte l’anno e richiama ormai molte persone anche dalla provincia e da fuori: dalle limitrofe Verona e Reggio Emilia, alle meno scontate Vicenza e Milano. Tutto con un unico obiettivo: riciclare il superfluo, per donare a chi ne ha bisogno.
«Di solito capita che nel primo giorno di apertura si presentino diversi negozianti ed antiquari da fuori provincia, a caccia di affari» spiegano Paola Biacca, Alessandra Ferrarini e Angela Bianchi, in rappresentanza del gruppo di parrocchiani che si occupa di allestire e gestire il mercatino nel chiostro gotico a cui si accede da piazza Bazzani. «Sanno infatti che i prezzi che pratichiamo sono molto più bassi di quelli di mercato, e spesso fanno buoni affari. A volte ai cartellini manca uno zero – scherzano le signore – anche se per i pezzi più pregiati facciamo delle ricerche. Ma a volte gli oggetti arrivano all’ultimo momento, ed in alcuni casi è difficile conoscerne l’esatta valutazione». Ma guai a trattare sul prezzo: «Ci provano in tanti, ma noi ricordiamo sempre che la finalità è quella benefica, quindi i prezzi rimangono fissi».
Oltre agli oggetti d’arte, come porcellane, sculture e quadri di autori anche quotati come Resmi e Margonari, arrivano macchine da cucire, da scrivere, abiti firmati: «Capita che alcuni pezzi rimangano esposti per anni, poi di colpo ritornano di moda o arriva una persona che se ne innamora e li acquista». Discorso diverso con gli abiti da sposa: «Ne riceviamo molti, anche di bellissimi, ma non si vendono. Allora li abbiamo spediti alle suore di Santa Rita di Cascia (Perugia), che li riadattano e li inviano in Africa».
Tutto ebbe inizio per raccogliere i fondi per restaurare le sei cappelle laterali di San Barnaba. Target raggiunto in 10 edizioni (cinque anni), ottenendo circa 70.000 euro. Il mercatino e i suoi organizzatori non si sono fermati, e ogni anno, oltre che alle attività della parrocchia, sostengono altre cause: le carceri, la Caritas, il Centro di aiuto alla vita e molte altre. Da allora, il mercatino è diventato sempre più grande, i parrocchiani lavorano sodo per raccogliere e catalogare il materiale.
«Da qualche mese è nato un mercato dei libri usati, tutti i sabati pomeriggio. Anche questo è molto frequentato da appassionati di ricerca delle vecchie edizioni o di storici dell’arte».
Davide Dalai
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