In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Bambino salvato all’ultimo in piscina

Il piccolo, che non sa nuotare, è entrato nella vasca più profonda. Panico, poi il tuffo dei bagnini

1 minuto di lettura

SUZZARA. Non sapeva nuotare, ma si era spinto comunque nella vasca con l’acqua alta. Omar, un bambino di 10 anni, ha rischiato per questo di annegare l’altro ieri a Suzzara. Per fortuna, la vicenda è a lieto fine: il bambino è stato salvato in extremis da due bagnini dello staff della piscina Cloromania di via Mitterrand, dove il piccolo si trovava per una giornata di divertimento.

Tutto è accaduto in una manciata di secondi. La piscina è affollata, in acqua ci sono persone di tutte le età. Omar è in piscina col papà che non è in tenuta da bagnante e per ripararsi dal sole si è sistemato sotto un ombrellone. Il bimbo gioca sul bordo della vasca per i piccoli e poi scende in acqua. Poi per, un po’ perché spinto dalla curiosità, un po’ perché li ci giocano altri bimbi e un po’ perché sente ridere e scherzare, passa dalla vasca con l’acqua bassa a quella più profonda. A quel punto, non sentendo con i piedi il fondo della vasca viene preso dal panico, sbatte le braccia in acqua. Per un attimo, essendo in compagnia di altre persone, sembra quasi che stia giocando ma i due bagnini che stanno sorvegliando la vasca capiscono che è in difficoltà e si buttano in acqua.

Una volta portato a bordo piscina, Omar inizia a rigettare l’acqua che aveva bevuto. È spaventato, in deficit respiratorio ma cosciente. Il personale della piscina chiama il 118: arriva un’ambulanza della Croce Rossa di Suzzara insieme con l’auto medica.

Medici e soccorritori si prendono cura del bambino, gli vengono controllati i parametri vitali. Con il passare dei minuti è più calmo, sta meglio e riesce a riprendersi. Quindi il ricovero per precauzione al “Poma” di Mantova, dove viene mandato al reparto di Pediatria, in osservazione. Una tragedia sfiorata. «Sono contento che tutto si sia risolto per il meglio – tira un sospiro di sollievo Angelo Sangermano, responsabile dell’impianto natatorio – abbiamo educatori e bagnini preparati ad ogni evenienza. E per fortuna non c’è stato bisogno di usare il defibrillatore».

Mauro Pinotti
 

I commenti dei lettori