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Paese invaso dai tir: una sgommata rianima le proteste

Il continuo passaggio di mezzi pesanti mette a repentaglio la sicurezza di pedoni e ciclisti, fa vibrare le abitazioni. E i segni di una frenata improvvisa ad alta velocità riaccende le polemiche

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VIADANA (Cavallara). Fa discutere gli abitanti di Cavallara il segno di una brusca frenata lasciato alcuni giorni fa in via Pecorara da un camion in transito. Probabilmente il conducente si è accorto all’ultimo momento della presenza di una colonnina speed-check: secondo alcuni, la velocità doveva essere piuttosto elevata, visto che il mezzo pesante ha lasciato buona parte degli pneumatici sull’asfalto (anche se non si può escludere che a inchiodare sia stato solo l’assale posteriore, più leggero, di un autotreno). «Ad ogni modo – interviene il comitato “Salviamo le frazioni nord” – i residenti ammirano i segni della frenata, ma vorrebbero vedere più spesso i vigili urbani».

Da anni, ormai, il paese soffre pesanti problematiche viabilistiche: «Ogni giorno transita per il centro abitato un centinaio di camion, su una strada dimensionata per le automobili e non certo per i tir. La presenza di pattuglie delle forze dell’ordine potrebbe almeno prevenire l’eccesso di velocità».

Il continuo passaggio di mezzi pesanti mette a repentaglio la sicurezza di pedoni e ciclisti, fa vibrare le abitazioni antistanti (che lamentano fessurazioni e cadute di coppi), e rende pesante la vita a chi risiede lungo la via a causa di smog e rumori. Le proposte sul tavolo, per cercare di risolvere la situazione, sono diverse. La più risolutiva, ma anche la più costosa, sarebbe la realizzazione di una bretellina (una strada di collegamento tra la Sp 57 e l’area artigianale di Cizzolo, così che i camion possano by-passare l’abitato). Altri propongono quantomeno la realizzazione di una ciclabile di collegamento Cavallara-Cizzolo, nonché la posa di dossi e attraversamenti pedonali. (r.n.)

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