Cano, i soci disertano: via libera al bilancio
Solo 266 i votanti su un totale di oltre 7.200. Non ammessa ai voti la mozione di sfiducia del cda presentata da una socia
MANTOVA. Dopo il rinvio per motivi tecnici di alcune settimane fa, il 24 giugno i soci della Canottieri Mincio (pochi rispetto al previsto) si sono riuniti in assemblea per approvare il bilancio 2017 e affrontare altri importanti argomenti all’ordine del giorno. In particolare, nella sede sociale di via Santa Maria Nuova, oltre che di conti si è parlato anche dei nuovi amministratori da nominare dopo altrettante dimissioni e delle modalità di restituzione della quota versata per la piscina coperta, progetto ormai tramontato.
Segretario dell’assemblea è stato eletto l’avvocato Giuseppe De Grandi. Deludente la partecipazione da parte dei soci, vuoi per la giornata estiva che ha spinto i più ad andare al mare, in montagna o al lago, vuoi per lo scarso appeal degli argomenti in discussione nonostante le polemiche che avevano preceduto l’appuntamento: solo 266 i votanti, su un totale di oltre 7.200 soci, pari a poco più del 3%. Il bilancio consuntivo è stato approvato con 166 voti a favore (41 i no, 56 astenuti e 5 bianche).
Per quanto riguarda i due soci da nominare, sono stati confermati i cooptati dal Consiglio di amministrazione (nessun’altra candidatura), con i seguenti risultati: Morena Bosio 124 voti, Alberto Capilupi 118 voti.
Terzo ed ultimo punto all’ordine del giorno era l’informativa riguardante la restituzione delle quote di scopo versate per la copertura della piscina da 25 metri, bocciata nella precedente assemblea. Il Cda ha spiegato che i 50 euro anticipati dai soci verranno scontati dalla quota del 2019. Tra le varie proposte avanzate dai soci durante il dibattito, è stato dato particolare rilievo a quella presentata da Carlo Scardovelli di dare un contributo alla comitato “No all’inceneritore” della ex cartiera Burgo, finalizzata alla partecipazione al ricorso collettivo al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dato il via libera all’impianto. La proposta sarà esaminata prossimamente dal Cda.
In apertura di seduta una socia aveva presentato una mozione di sfiducia verso il consiglio di amministrazione che faceva seguito alla richiesta avanzata pubblicamente giorni fa dal gruppo che si era aggregato attorno ad Adriano Cattaneo, responsabile enti locali della Lega. Il consiglio, però, non l’ha messa in votazione perché non iscritta all’ordine del giorno. Un brivido, però, ha scosso l’intera assemblea.
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